Nel pomeriggio di ieri abbiamo sentito, in un’intervista tramite videoconferenza, il giocatore dell’Umana Reyer Venezia Julyan Stone.
Sul suo ruolo che sta ricoprendo in questa parte della stagione.
“Mi diverto molto nel giocare nel ruolo di quattro. In realtà nella mia carriera ho giocato in tutti i ruoli, certamente gioco più lontano dalla palla, ma a me piace e mi trovo perfettamente a mio agio. Probabilmente questo mio ruolo ha sorpreso gli avversari per il fatto di avere tre playmaker in campo di cui uno, appunto, gioca da quattro tattico e quindi tre decision maker creano più imprevedibilità nel gioco e ci porta talvolta dei vantaggi”.
Il momento della squadra.
“In questa ultimo mese siamo migliorati dal punto di vista della chimica di squadra; questo perché, prima di questo periodo, non abbiamo mai avuto la possibilità di allenarci tutti insieme, conseguentemente ora stiamo facendo una crescita tecnica e tattica importante, Per quanto ci riguarda la nostra missione è quella di provare a vincere tutte le partite, cercando di concentrarci il più possibile su noi stessi, mettendo grande energia in campo, passandoci il pallone e giocando d’insieme”.
L’arrivo di Wes Clark.
“Avevamo bisogno di una combo-guard che potesse ricoprire il doppio ruolo di play e guardia. Wes è un giocatore tipo Marquez Haynes, quel tipo di giocatore che in passato ci ha permesso di avere ottimi risultati e grandi successi”.
Sull’insediamento, appena avvenuto, del nuovo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
“Quello che mi auguro dal nuovo Presidente degli Stati Uniti è che faccia il bene delle persone, con la speranza che possa rendere il mio Paese più equo e solidale possibile e che ognuno di noi possa avere una opportunità. Sono convinto che Joe Biden possa aiutare l’America a diventare un Paese migliore, più unito e coeso.”
Sull’NBA e i Brooklyn Nets.
“In NBA stanno riscontrando quanto duro sia giocare in una situazione condizionata fortemente dal Covid-19. Anche dall’altra parte dell’oceano ci sono partite che vengono rinviate e giocatori che non possono scendere in campo; quindi anche per loro sarà una stagione davvero molto particolare. I Brooklyn Nets sono la squadra che hanno fatto l’innesto più importante con la firma di James Harden; io tifo per loro anche per il legame che ho con alcuni giocatori come Kyrie Irving e appunto Harden. La squadra di Steve Nash ha due giocatori che hanno già fatto una Finals NBA quando avevano 22 anni, mi riferisco a Kevin Durant e il Barba e, a distanza di tanto tempo, si ritrovano a 32 anni di nuovo insieme; sanno come si vince, saranno sicuramente protagonisti e sarà interessante vedere se avranno la capacità di arrivare ancora in finale”.
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