In casa Golden State Warriors tiene banco la crescita del rookie James Wiseman, che probabilmente non ha saputo garantire quella continuità auspicata dalla dirigenza.
Così Steve Kerr: «Non si può pensare che i minuti significhino sviluppo, automaticamente. Lo sviluppo comporta altri aspetti. Non si può semplicemente buttarlo in campo per 30’, francamente non è pronto per questo. Ha bisogno di tempo, di una Summer League, di un training camp. E crescerà, diventerà un grande giocatore. Ma non possiamo forzare il processo».
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