Stefano Tonut, da questo fine settimana ufficialmente un giocatore di Olimpia Milano, si è raccontato a la Nuova.
SUL PASSAGGIO
«Sette anni fa ero un ragazzo che arrivava in una squadra guidata da un allenatore esperto e con giocatori che avevano vinto tanto. Ho cercato di “rubare” con gli occhi tutto quello che potevo, carpire i loro segreti. Vado via con un bel bagaglio di esperienze, di sensazioni che si stanno accavallando, di mille ricordi, in campo e fuori. In questi sette anni ho visto di più i miei allenatori e i miei compagni di squadra che i miei genitori. Sono cresciuto come giocatore e come persona, al di là dei trofei vinti, dei record o delle partite giocate. La Reyer è stata per 7 anni una grande famiglia, adesso mi aspetta una nuova avventura e come ho fatto all’inizio di ogni stagione cercherò di migliorare. Credo che mi servirebbero giorni per salutare e ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini in questi anni».
SUL TRENO EUROLEAGUE
«No, dodici mesi fa sono passati tanti treni e non si sono fermati, ma anche nell’ultima stagione ho sempre cercato di dare il massimo per la Reyer senza pensare a quello che poteva accadere in estate. Sono contento che il treno si sia fermato nuovamente, ma nell’ottica di provare a migliorarmi sempre. Corono il sogno di ogni ragazzino, quando pensi all’Eurolega, guardi l’Nba, le Olimpiadi, i Mondiali. E non tutti riescono a coronare i sogni».
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