7 – Dolomiti Energia Trento
Coach: Nicola Brienza (confermato)
Progetto-Brienza atto II, ma con un prepotente ritorno al passato. L’Aquila Trento vuole ritrovare la sua anima, e anche per questo ha scelto di rinunciare al “go to guy” Alessandro Gentile.
Ne nasce una squadra che si vuole aggressiva, soffocante in difesa sul portatore di palla, e capace di correre il campo senza punti di riferimento pre-costituiti.
Un modello giovane e tipicamente italico, ma con risorse da EuroCup. E allora, palla in mano a Gary Browne, cultore del crossover, tiratore dal palleggio (soprattutto dall’arco), ma con buoni dati tra Israele e Turchia anche in assistenza.
Soprattutto, rubapalloni, in perfetta abbinata con Victor Sanders, dote già rivelata in Supercoppa per quest’ultimo, con capacità di colpire dalla distanza e soprattutto grande velocità in transizione.
D’altronde, per i tiri in uscita dai blocchi ci sarà Jeremy Morgan, chiavistello delle difese schierate, mentre Kelvin Martin sarà il generale difensivo, il riferimento quando la palla sarà in mano “agli altri”.
Nel reparto lunghi, buona abbinata. Il colossale Luke Maye, tiratore rude e stazzato ma prodotto da un college di primo piano come North Carolina. E l’atletico JaCorey Williams, atleta e intimidatore.
Il tutto, senza dimenticare il reparto italiani. La certezza è Toto Forray, la speranza è la crescita di Andrea Mezzanotte, la volontà è riportare Dada Pascolo ai fasti di un tempo.
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