15 – Tezenis Verona
Una società che ha sempre preferito i piccoli passi, una piazza storica che fa il suo ritorno in Serie A con un coach dal curriculum navigato.
Ecco Verona, che con serietà ha chiuso il roster per tempo, mettendo a disposizione di Ramagli un roster tutto da scoprire.
In primo luogo, occhio al gruppo italiani. Imbrò ha già dimostrato di valere, e bene, la massima serie, Cappelletti e Casarin ottengono la grande occasione dopo aver lasciato il segno in A2, Rosselli cerca un nuovo proscenio dopo anni da “califfo” in A2. Poi Udom, Candussi e Ferrari, elementi che si approcciano alla Serie A con la necessità di dare comunque impatto.
Poi ci sono gli americani, a partire dalle conferme Anderson e Johnson. Il salto di categoria può anche non essere troppo traumatico per chi ha dominato in A2, ma servirà un maggiore inserimento nelle dinamiche di squadra anche senza la palla in mano.
Tra i nuovi Wayne Selden può certamente avere impatto fisico e all’Afyon in Turchia, e al Nes in Israele, ha dimostrato di poter segnare, e tanto. Di sostanza anche l’ala Aric Holman, 6 punti e 4 rimbalzi di media alla Summer League con i Rockets, da scoprire Taylor Smith al suo fianco, centro sottodimensionato ma ben abbinabile.
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