16 – Givova Scafati
Scafati torna nella massima serie dopo essersi sedimentata per anni nel campionato cadetto ri-conquistato solo nel 2015.
Da lì una Coppa LNP, una Supercoppa e quattro partecipazioni ai playoff. Una scalata paziente, passando per un allenatore promettente, capace a neanche 40 anni di centrare il salto di categoria al primo colpo.
Ora, per il sempre istrionico presidente Aniello Longobardi una nuova sfida nata non certo sotte le migliori premesse. Il riferimento è alle problematiche del palasport, e all’inevitabile confronto con l’amministrazione comunale.
Si partirà da Napoli, e per una neopromossa la distanza del pubblico, peraltro storicamente “caldo”, non può che essere uno svantaggio. In campo molto dipenderà dalla coppia Lamb-Thompson. Alla guardia ex Pesaro e al centro arrivato da Zara il compito di fare la differenza in attacco, anche se molto potrebbe passare dalla difesa.
In un progetto insolito, infatti, gente come Henry e Pinkins potrebbe soprattutto fare la differenza “senza palla”, con Julyan Stone in grado di esaltare il tutto. L’ex Venezia non ha certo più l’esplosività di un tempo, ma è esempio di dedizione ed esperienza in categoria.
Tutto da scoprire il reparto italiani, a parte Aristide Landi. C’è curiosità per il lungo Quirino De Laurentiis, uno che i “numeri” in A2 li ha sempre garantiti.
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