11 – Nutribullet Treviso
Suonerà male per un club serio, che ha saputo costruire in una piazza che aveva toccato il fondo dopo anni gloriosi. Ma quello di quest’anno è un passo indietro dopo il primo assaggio europeo.
La scorsa stagione d’altronde, nata sotto i migliori auspici (e grandi prestazioni), è andata pericolosamente complicandosi, e allora si riparte dalle basi, in una stagione che riscoprirà il grande pubblico a palazzo senza limitazioni.
E le basi sono due giocatori che, oggi, in Italia fanno la differenza: Banks e Sokolowski. Fortitudo a parte, il grande Adrian ha lasciato il segno anche a Trieste, confermandosi soluzione perfetta per la media classifica, probabilmente con la colpa di non aver inseguito il grande basket negli anni d’oro.
La scommessa è una stagione con Marcelo Nicola al timone, ma i primi passi meritano fiducia, il resto è un roster creato per esaltare le sue due individualità di spicco. Iroegbu, play ex Galil, dovrà dettare i tempi e garantire equilibrio difensivo, in avvicinamento a canestro Sorokas ha dimostrato, a Varese, di essere perfetto in un contesto “che corre”, mentre Derek Cooke sa essere un fattore a rimbalzo.
Gli italiani? Zanelli può e deve fare il salto di qualità. Curiosità per Simioni, che a Brescia ha avuto poco spazio ma in A2 ha avuto numeri importanti. Da scoprire Jurkatamm e anche l’ala Jantunen, cambio di Sorokas.
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