1 – Virtus Segafredo Bologna
«Vincere aiuta a vincere» diceva qualcuno, e la Supercoppa, contestualizzata ad un valore comunque relativo, lo ha confermato. Oggi la Virtus pare serena, convinta del percorso intrapreso negli anni, con giocatori in parabola ascendente e un genio assoluto del gioco con la palla in mano. Quel Milos Teodosic, un tempo bollato come “perdente di successo”. Un tempo.
Il tutto andando oltre anche al cambio tecnico, insolito dopo la conquista di uno Scudetto, per quanto figlio di una valutazione allargata nei suoi orizzonti ben oltre quei playoff di assoluta perfezione.
Questa Vu ha un’anima italiana, forte, con un Alessandro Pajola in costante crescita e un Nico Mannion da inserire, all’ombra della personalità di Marco Belinelli. Un rifugio sicuro in cui Milos Teodosic ha trovato la sua dimensione, oltre l’anima serba perduta di Djordjevic e Markovic.
A questo si aggiunge la certezza Weems, la consapevolezza sempre più marcata di Abass e Alibegovic, il potenziale ancora inesplorato di Hervey e il peso di Jaiteh.
Ovviamente un problema esiste. Per competere con Milano, sino alla fine, serve il dopo Udoh. La ricerca è al dunque, per quanto complessa.
Virtus Bologna
Coach: Sergio Scariolo (nuovo)
Sotto contratto: Pajola (p), Teodosic (p-rinnovato al 2023), Belinelli (g), Abass (a-rinnovato al 2024), Alibegovic (a), Tessitori (c), Weems (a-rinnovato al 2023)
Acquisti: Ruzzier (p-Varese), Hervey (a-Kuban), Udoh (c-Pechino), Jaiteh (c), Mannion (p-2023), Ceron (g)
Roster:
PG – Pajola, Teodosic, Ruzzier, Mannion
G – Belinelli, Ceron, Alexander
3 – Weems, Abass
4 – Hervey, Alibegovic
C – Tessitori, Jaiteh, Udoh
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