8 – Maccabi Tel Aviv
Coach: Sfairopoulos (confermato)
Acquisti: Nunnally (a), Reynolds (c), Williams (a), Taylor (a), Ziv (p), Evans (g), Cohen (c), Sorkin (a), Lessort (c)
Principali partenze: Bryant (g), Hunter (a/c), Dorsey (g), Zoosman (a), Bender (a), Casspi (a), Dorsey (g), Jones (p)
Roster:
PG – Wilbekin, Ziv
G – DiBartololomeo, Evans, Taylor
3 – Nunnally, Blayzer
4 – Caloiaro, Williams, Sorkin
C – Zizic, Reynolds, Cohen, Lessort
Come un anno fa, la contraddizione resta la stessa. Una squadra di solisti, e grandi attaccanti, con il coach che ai tempi dell’Olympiacos costruì il miglior sistema difensivo di EuroLeague.
Come uscirne è cosa nota solo a Ioannis Sfairopoulos, che si trova a gestire “ego” cestistici già affermati in EuroLeague come Wilbekin, Nunnally, Zizic e Reynolds, e un elemento come Derrick Williams, atteso dalla nascita a grandi cose. Senza mai davvero centrare l’obiettivo.
Vi è poi il pubblico, la grande mancanza della passata stagione, per molti decisiva nel precipizio intrapreso nel post pandemia. Sarà vero? Difficile dirlo, ma certamente a Tel Aviv il calore del pubblico aiuta.
E allora spazio al campo, trovando equilibri intorno alla “prima donna” Wilbekin, ottenendo il massimo da ottime doti atletiche come quelle di Evans, Taylor, Blayzer e Caloiaro. Massima attenzione su Ante Zizic, il vero flop della stagione passata.
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