11 – Bayern Monaco
Coach: Trinchieri (confermato)
Acquisti: Ogunsipe (A), Obst (g), Jaramaz (p), Schilling (a), Hilliard (g), Hunter (c), Obiesie (p), Walden (p), Thomas (g/a), Rubit (a/c)
Principali partenze: Reynolds (c), Baldwin (p), Johnson (a), Gist (c)
Roster:
PG – Sisko, Jaramaz, George, Walden
G – Babb, Dedovic, Hilliard, Obst
3 – Lucic, Amazie, Schilling, Thomas, Obiesie
4 – Ogunsipe, Rubit, Zipser
C – Hunter, Radosevic
Dopo i clamorosi playoff della passata stagione, il Bayern Monaco torna nella massima competizione continentale con un pensiero fisso: riprendersi il trono nazionale dopo i due titoli dell’Alba di Aito.
Ma questa, appunto, è un’altra storia. In campo, squadra che inevitabilmente ha conosciuto modulazioni estive, con i saluti di due elementi cardine come Reynolds e Baldwin.
Importanti, sì, vitali, no, anche perché la cura Trinchieri fa spesso miracoli, e al tempo stesso gente come Lucic e Zipser (in attesa del pieno recupero) rappresenta riferimenti in campo e fuori, così come la guardia Dedovic, l’anno scorso a lungo spettatrice per una serie di guai fisici.
Il disegno è tuttavia da comprendere. Hilliard e Hunter sono veterani di EuroLeague in grado di fornire esperienza e un rendimento elevato, Obst è un tiratore interessante, Rubit un’ala forte che non ha mai fatto il salto di qualità dopo essere stata scelta dalla coppia Baiesi-Trinchieri ai tempi del Bamberg per la successione a Nicolò Melli.
Il talento è tutto da vedere, la resistenza in una stagione così lunga anche, ma attenzione alla crescita di Sisko in regìa e soprattutto a Walden: altalenante un anno fa alla Stella Rossa, con Trinchieri fu il miglior giocatore di EuroCup, o quasi, ai tempi del Partizan.
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