12 – Unics Kazan
Coach: Perasovic (nuovo)
Acquisti: Zaitsev (p), Komolov (g), Vorontsevich (a), Valiev (a), Jekiri (c), Brown (p), Hezonja (g/a), Spissu (p), Mayo (g), Bantley (a)
Principali partenze: Theodore (p), Wolters (p), Smith (g), Holland (a), White (c), Kaimakoglou (a), Morgan (c)
Roster:
PG – Zaytsev, Brown, Spissu
G – Canaan, Hezonja, Mayo
3 – Zhbanov, Valiev
4 – Brown, Vorontsevich, Bantley
C – Jekiri, Klimenko
L’Unics torna in EuroLeague con lo stesso schema di quanto tentò l’assalto nel 2014 con Keith Langford e Curtis Jerrells. Una squadra di grandissimo talento, tutta da accordare, ma capace di essere un pericolo per chiunque in certe condizioni. Per tutto l’anno.
Mayo è solo l’ultima aggiunta di un disegno offensivamente pazzesco, parlando di esterni, con il confermato Canaan affiancato da Mario Hezonja e Lorenzo Brown. In tutto questo anche Marco Spissu, che cercherà i suoi primi minuti di EuroLeague sapendo di non poter sbagliare, mai.
Da valutare il resto del pacchetto. John Brown è dinamite pura da testare in mezzo ai giganti della competizione, Vorontsevich un veterano che può fare molto bene se dimenticato dai suoi guai fisici, Bantley e Jekiri fisicità e presenza nel pitturato, anche se con un talento offensivo rivedibile.
Al timone di tutto Velimir Perasovic, un costante sali e scendi dai massimi piani dell’EuroLeague. Lontano dalle pressioni può costruire un’orchestra, come già capitato in passato. Ma siamo sicuri che le pressioni non siano di casa anche dalle parti di Kazan?
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