Simone Fontecchio è già il Jolly dei Detroit Pistons: “Crediamo in lui anche guardando al futuro”

Un primo bilancio per l'ala azzurra dopo 10 partite con la sua nuova squadra

Sembra iniziata per il verso giusto l’avventura di Simone Fontecchio con la maglia dei Detroit Pistons, il team che lo ha acquisito dagli Utah Jazz a ridosso della Trade Deadline.

L’ala dal suo arrivo in Michigan è il secondo realizzatore di squadra dietro il solo Cade Cunningham:

fontecchio pistons

Dopo i suoi 22 punti nella sconfitta di martedì scorso contro i Miami Heat, l’ala azzurra ha ricevuto elogi da coach Monty Williams e dallo stesso Cunningham.

“Mi piace molto il suo modo di giocare”, ha dichiarato Williams. “Parlano tutti dell’attacco, ma stasera è stato di nuovo solido come una roccia in difesa. Non si tira indietro di fronte a nessun match-up. Non è uno che dobbiamo preoccuparci di ‘nascondere’, di evitare che gli tocchino i migliori avversari. Può difendere su chiunque… Poi ovviamente c’è la sua capacità di tirare, di attaccare il pitturato, è anche un passatore efficiente. È diventato da subito una grande risorsa per il nostro programma, un giocatore in cui crediamo anche guardando al futuro”.

Come noto, l’ala azzurra diventerà Restricted Free Agent al termine della stagione, con i Pistons molto interessati ad un nuovo accordo.

Fontecchio dal canto suo è di sicuro soddisfatto di un ruolo dal peso specifico maggiore rispetto a quello ricoperto con i Jazz.

“Onestamente più gioco e più sono contento. Come ho ripetuto più volte, sono pronto a fare qualsiasi cosa per aiutare la squadra e anche la second unit. Abbiamo molti giovani che escono dalla panchina, voglio essere un leader per loro e aiutarli a giocare nel modo giusto. Non siamo stati bravi nelle ultime due o tre partite, a partire da Chicago. Vogliamo rimediare. Lo staff tecnico sta facendo un gran lavoro per cercare di ritrovare la strada giusta. Vogliamo assolutamente migliorare”.

Sui suoi notevoli progressi nella metà campo difensiva.

“Difendere in questa Lega è davvero difficile….L’anno scorso, nella mia prima stagione, ho dovuto imparare tutto: mostrare le mani, tenere sempre il corpo e il petto davanti alla palla. Facevo molti falli (ora è tra le ali che ne commettono di meno)…. Ora penso che tutti stiano iniziando a capire che posso giocare in difesa, che sono un buon difensore. Sono felice che se ne rendano conto anche loro”.

Come ha imparato a non commettere fallo?

“L’esperienza soprattutto, si impara partita per partita, giocando di più e stando sul parquet, stando in campo. Come ho detto, l’anno scorso facevo sempre fallo. È una cosa che si impara e bisogna essere intelligenti, fidarsi del proprio corpo e cercare di non rischiare troppo, anche quando ti mostrano la palla, perché gli attaccanti sono molto bravi in questo”.

Chiudiamo con Cade Cunningham, l’uomo intorno al quale i Pistons costruiranno il roster per i prossimi anni.

“Sono decisamente colpito (dal suo rendimento)”, spiega Cunningham. “Non posso dire di essere super-sorpreso, però, conoscendo il suo IQ, la sua conoscenza del gioco. Lo puoi mettere in campo con chiunque e lui trova sempre il modo di aiutare. È stato molto importante per noi, ci ha reso il gioco molto più facile.  Con il tempo conoscerà sempre meglio il sistema, così come noi impareremo a sfruttarlo di più”.