Quarto dispiacere in fila (quinto se ci mettiamo il centello europeo), altri 100 incassati (vabbè 98) un solo sorriso su sette, e ultimo posto ora solitario. Sono questi gli impietosi numeri di una Fortitudo che nonostante abbia messo una pezza con Cusin e Sanders, ad un gruppo che perde pezzi pregiati (oggi ancora Fantinelli, Happ e pure Mancinelli), s’affloscia in un match, questo sì, da non sbagliare. Treviso, ferma da 15 giorni, ritrova la vittoria grazie ad un immenso Logan (35 con 6/10 da tre), e ai 18 di un concreto Akele. Pesano i 16 dell’ex Chillo, decisivo nelle ricacciare indietro il tentativo di rimonta della Fortitudo. Ritrovata pure la difesa dopo l’intervallo lungo, i ragazzi di coach Menetti hanno piazzato lì l’allungo decisivo per poi arrivare in fondo gestendo quanto di buono fatto prima.
Akele fa parecchio male al primo giro di gara, costringendo al primo time out casalingo (11-16). Menetti, con Mekowulu al secondo fallo, butta nella mischia Sokolowski trovando però poca ciccia, mentre la Effe coi punti di Banks (7), Whiters e l’esordiente Saunders (5 a testa) mette la testa avanti al primo stop. Si arriva pure al 31-24 col “ciuff” di Cusin in apertura di secondo quarto, ma qui Treviso, con Mekowulu al terzo personale, viene presa per mano da Logan: 14 filati in tutto il quarto rimettono gli ospiti davanti all’intervallo lungo.
Si ricomincia, anzi no, perché Sacchetti ferma tutto dopo solo 48” sul +8 esterno e ventunesimo di Logan. Bologna non segna più, o meglio la De Longhi non fa più segnare gli avversari, mentre Logan e soci (Chillo con 5 in fila e poi Akele) fanno +17 veneto e 18-3 di parziale. Saunders e Banks provano a non sprofondare, ma al terzo stop sono ancora 12 i gradini da risalire. Menetti ricaccia dentro Logan e in un lampo è ancora +17 De Longhi, e nonostante la Effe ci provi più d’inerzia che con la testa, a chiuderla è sempre Logan con la tripla del 87-98.
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