Serie A: chi sale e chi scende dopo la 25esima giornata

Nella 25esima giornata di Serie A, si mettono in evidenza JaCorey Williams, Adrian Banks e Michele Ruzzier. Un turno che riserva anche molte sorprese con le sconfitte di Venezia e soprattutto di Milano.

I classici salgono e scendono di Sportando che ci raccontano cosa è accaduto nel lunghissimo weekend cestistico pasquale della 25° giornata, decimo turno di ritorno di Serie A.

Si sono giocate sei partite in questo turno del sabato pre-pasquale. In una delle classiche del nostro campionato, alla BML Group Arena di Trento, la Dolomiti Energia risale dal -21 e dopo un overtime supera di slancio l’Umana Reyer Venezia trascinata da uno straripante JaCorey Williams autore di 33 punti. Cantù dura un solo quarto al PalaDesio con Brindisi che ottiene la sesta vittoria in fila; la squadra di coach Frank Vitucci travolge gli avversari portando ben 6 uomini in doppia cifra di punti palesando, ancora una volta, l’ottimo gioco di squadra: non è un caso se arrivano ben 28 assist complessivi. Inarrestabile Treviso che, in trasferta, trova la quinta vittoria consecutiva superando Pesaro al contrario al quinto ko in fila, grazie soprattutto all’ottimo terzo periodo. Al PalaRadi, Cremona fa sul serio e nella sfida salvezza con Reggio Emilia vince con grande autorità trascinata da un ritrovato Daulton Hommes autore di 24 punti per una valutazione di 32. Difficile trovare gli aggettivi per Adrian Banks in versione extraterrestre che regala una vittoria d’importanza capitale alla sua Fortitudo Bologna anche in chiave playoff contro Brescia arrivata al quarto stop filato. Nel posticipo serale una stanchissima Sassari, reduce da due partite ravvicinate in BCL, viene letteralmente travolta dalla Virtus Bologna oggettivamente con una squadra più profonda rispetto a quella degli avversari; notevole la differenza dei punti prodotta dalle due panchine: infatti gli ospiti terminano con 61 punti complessivi, mentre la formazione di casa ne raccoglie solamente 22. Chiudiamo con il monday night del Forum e lo straordinario blitz di Varese che vince, con pieno merito, nel finale di gara il derby con Milano.

SALGONO:

JACOREY WILLIAMS

Spaventosa prestazione del centro americano dell’Aquila che, nelle vittoria in rimonta coronata al supplementare con la Reyer, decide di mandare a scuola tutti. Nonostante non arrivi la consueta doppia-doppia, Williams mette 33 punti in 41’, con 13/18 da due, 7/8 ai liberi, 5 rimbalzi e 6 falli subiti per una valutazione complessiva di 38.

 DAULTON HOMMES

Dopo alcune partite in cui aveva faticato non poco, la giovane ala americana della Vanoli torna a giocare a livelli eccellenti portando in dote, nella fondamentale vittoria di Cremona su Reggio Emilia, 24 punti con 5 bombe realizzate e 7/7 a cronometro fermo.

 FORTITUDO BOLOGNA E ADRIAN BANKS

Serata balistica da ricordare per la Fortitudo Bologna nell’importante successo con la Germani Brescia. La squadra di coach Luca Dalmonte raccoglie a fine gara un incredibile 62% dalla lunga distanza con 18/29, ma soprattutto è il suo leader tecnico Adrian Banks a prendersi la squadra sulle spalle trascinandola per prima al traguardo finale grazie ai 34 punti, nei suoi 35 minuti in campo, con numeri impressionanti mettendo 9 triple a bersaglio su 11 tentativi. Per l’ex guardia di Brindisi è il record stagionale, ma ottiene anche il record di ogni epoca per triple in maglia Effe superando una sfilza di mostri sacri come Vincenzo Esposito, Carlton Myers, Marco Belinelli e Gianluca Basile che si erano fermati a otto.

TREVISO

La formazione di Max Menetti supera a domicilio Pesaro ottenendo così il quinto successo in fila che gli consente di blindare sempre di più il sesto posto in classifica generale. Ancora una volta al comando delle operazioni c’è il polacco Michal Sokolowski autore di 23 punti, con ottime percentuali al tiro (3/4 da due, 4/7 da tre e 5/6 ai liberi) aiutato dai 15 punti del piccolo play DeWayne Russell e dai 19 di un ritrovato (dopo i problemi fisici) David Logan.

VARESE E MICHELE RUZZIER

In un finale dove succede davvero di tutto Varese espugna il Forum di Assago e si aggiudica il derby con Milano grazie ad una strepitosa prestazione di squadra su entrambi i lati del campo. Per gli uomini di Massimo Bulleri è la quarta vittoria consecutiva, raggiunge così quota 18 punti e aggancia la zona playoff. Una stagione che è svoltata da quando i biancorossi hanno cambiato l’assetto e i quintetti approfittando dell’arrivo del centro nigeriano John Egbunu, spostando definitivamente Luis Scola nel ruolo di ala forte con tutti gli esterni che ne hanno beneficiato a cominciare da Toney Douglas e Michele Ruzzier tornato ai livelli delle passate stagioni giocate a Cremona. È proprio il play azzurro, di scuola triestina, l’indiscutibile MVP del match non solo per i numeri prodotti (17 punti, 8 assist, 3 rimbalzi e 4 falli subiti), ma anche per il canestro segnato a 8 secondi dalla sirena finale con fallo subito e il libero aggiuntivo segnato che vale una vittoria clamorosa quanto importante.

SCENDONO:

 VENEZIA

La formazione di Walter De Raffaele, contro una rivale storica come Trento, gioca una partita perfetta per 26 minuti. L’affondata di Watt vale il +21 (46-67 al 26’), sembra finita, ma l’Aquila all’improvviso torna a spiccare il volo grazie alla durezza difensiva: recupera in un amen lo svantaggio e agguanta prima il pareggio e poi all’overtime supera gli avversari. Il merito della truppa guidata da Lele Molin è quello di averci sempre creduto al cospetto di una squadra come quella lagunare che stava vivendo un ottimo periodo (8 vinte nelle ultime 10). Le parole del coach orogranata spiegano meglio di qualsiasi altra cosa l’andamento di una contesa incredibile: “Al di là di tutte le valutazioni che possiamo fare di qualsiasi tipo sul finale e sul supplementare, credo che l’errore capitale che abbiamo commesso sia stato quello di aver giocato ventisette minuti dominando la partita e sul +21 aver pensato che la partita fosse chiusa. Per una squadra come la nostra questo è un grande errore che non possiamo permetterci di fare e che non dovrà ripetersi. Adesso è importante ricaricare e ripartire. Complimenti a Trento che ci ha creduto mettendo la partita sul binario che conosciamo: grande energia grande durezza”. 

 PESARO

La squadra vista in Coppa Italia arrivare con pieno merito alla finale è solo una lontana parente di quella delle ultime partite disputate. La truppa di coach Jasmin Repesa (priva di Justin Robinson positivo al Covid-19) arriva alla quinta sconfitta in fila con una classifica ormai ferma da troppo tempo a quota 18 punti e che ora comincia seriamente a preoccupare il club marchigiano. Nonostante il dominio a rimbalzo con Treviso, 41 catturati contro i 30 degli avversari, per l’ennesima volta la differenza in negativo la fa la percentuale al tiro dalla lunga distanza. Pesaro termina con un eloquente quanto pessimo 6/23, al contrario degli avversari che sfiorano il 50% con 13/27 complessivo.

 REGGIO EMILIA E FILIPPO BALDI ROSSI

L’accoppiamento in termini di marcature di Filippo Baldi Rossi con Daulton Hommes, in una sfida fondamentale per la lotta salvezza come quella tra Cremona e Reggio Emilia, “uccide” la squadra di Attilio Caja. La giovane ala della Vanoli fa sostanzialmente quello che vuole contro l’ala azzurra, in più, l’ex giocatore della Virtus Bologna in attacco produce davvero troppo poco chiudendo con soli 2 punti e -3 di valutazione in 17 minuti. Tra la partita d’andata (58-85) e quella di ritorno (90-71) la formazione emiliana ha subito la bellezza di 46 punti di scarto contro un avversario che ha costruito un roster in una decina di giorni con giocatori pescanti in G League come Hommes e Marcus Lee, Jarvis Williams avvistato in Olanda nel Leiden, Jaylen Barford che giocava in una squadra in disarmo come la Pesaro della passata stagione, l’unico che ha giocato a buoni livelli era TJ Williams in Israele all’Hapoel Be’er Sheva. Dimostrando, ancora una volta, che non è necessario avere per forza un budget importante, ma se non hai un buon direttore sportivo e uno scouting preparato formare una squadra non è poi così semplice.

MILANO 

Spia della riserva accesa da tempo. La squadra di Ettore Messina è in netto calo per quanto riguarda la condizione fisica. Oggettivamente non c’è un singolo giocatore che abbia una forma minimamente paragonabile a quella debordante vista nel periodo delle Final Eight. In questo scorcio di stagione tra campionato ed Eurolega un fatturato pesante di 4 sconfitte nelle ultime 5, nonostante il pass guadagnato dei playoff grazie alla storica vittoria di Belgrado con la Stella Rossa. Nel derby con Varese la musica non cambia, l’Olimpia fatica in difesa, da sempre il suo marchio di fabbrica, e stenta in attacco. Le parole di Messina pesano come macigni: “La nostra difesa nel primo tempo è stata inqualificabile per mollezza, abbiamo subito 45 punti, poi in una gara punto a punto abbiamo tirato male, perché probabilmente qualcuno non ha le gambe in questo momento, che è comprensibile. Però anche oggi, come ci è capitato un po’ troppo di frequente negli ultimi 15 giorni, abbiamo commesso degli errori, per cui dobbiamo ripulire il nostro gioco se vogliamo andare bene come abbiamo fatto per tutta la stagione”.