Pancotto recupera Jaime Smith e sceglie Thomas per la tribuna, saranno quindi Leunen e Bayeye a spartirsi i minuti da quattro.
Reggio sembra partire subito con le marce alte con 6 punti a 0, ma è un fuoco di paglia, perché subito dopo la Unahotels si blocca: con Taylor che vede l’area piena e pensa più a mettere in ritmo i compagni, Reggio passa solo dalle fortune di Bostic e Elegar, con i compagni abulici e quasi mai pericolosi. Cantù quindi guadagna coraggio con il passare dei minuti, oltre che punti margine, con il massimo vantaggio toccato sul 20-29 a metà secondo quarto. Bostic tocca gli undici punti, e Elegar 10 con 8 carambole e due stoppate, ma dietro di loro Reggio cerca disperatamente protagonisti. Cantù invece distribuisce i punti, con Leunen in campo addirittura 17 minuti.
Ne secondo tempo Reggio torna subito sotto, ma il quarto fallo di uno dei protagonisti reggiani, cambia completamente lo scenario e l’inerzia cambia verso Cantù che tocca il suo massimo vantaggio sul +13 sul 38-51, guidati da Jaime Smith. Martino, come già con la Fortitudo si affida al quintetto con Baldi Rossi e Diouf e anche questa volta i biancorossi tornano sotto fino al meno 6. Nell’ultimo quarto Reggio ci prova fino alla fine arrivando fino al meno 3, ma Cantù riesce a rimanere lucida e sopratutto trova in Johnson i punti decisivi per non far credere a Reggio alla rimonta. Finale 68-78 per Cantù, con 15 di Johnson e 22 di Taylor.
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