Dopo il ko con lo Zalgiris Kaunas, Sergio Scariolo ha analizzato anche il livello di EuroLeague stimolato dai giornalisti lituani presenti. Le sue parole le riportiamo da 15min.lt.
«Non è una questione di diversità tra EuroLeague, europei, campionati del mondo. Ma c’è più fisicità, questa è una grande differenza. Abbiamo molti giocatori che finora non hanno giocato in EuroLeague: è la loro prima partita e devono adattarsi alla fisicità. Abbiamo giocatori nuovi o appena rientrati da infortuni. Non siamo ancora una squadra a tutto tondo, solida. Possiamo giocare 20-25 minuti buoni, ma dobbiamo giocare 40 minuti. Tutti coloro che scendono in campo devono essere solidi e dimostrare di poter giocare in Eurolega».
Da qui il calo dei punti segnati: «Ora il basket in Eurolega ha più contatto e per questo i punteggi sono più bassi di prima. Si chiede di più ai giocatori, sono più stanchi di prima. Direi che questo non è nemmeno un cambiamento, ma un’evoluzione del basket europeo negli ultimi 20 anni».
A quel punto, a Scariolo viene chiesto un parallelismo con la nazionale spagnola. Anche all’ultimo Eurobasket, poi vinto, il team iberico aveva dei volti nuovi: «No, non credo, le situazioni sono differenti. Alleno la Spagna da anni, lavoro con i giocatori da molto tempo, loro conoscono il mio sistema, si conoscono tra loro e io conosco loro. Lì il cammino è ad uno stato più avanzato. A Bologna è il mio secondo anno. Abbiamo fatto una grande stagione comunque, abbiamo vinto l’EuroCup, siamo arrivato in finale scudetto, e abbiamo conquistato un’altra Supercoppa. Purtroppo abbiamo perso contro un Monaco molto tosto, e ora abbiamo ceduto ad un’altra buona squadra, lo Zalgiris. Oggi poteva finire in altro modo, ma hanno vinto meritatamente. Questo è il basket».
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