Sella Cento, il saluto di Giulio Iozzelli

Sella Cento, il saluto di Giulio Iozzelli

Giulio Iozzelli lascia il ruolo di General Manager della Sella Cento. La società ringrazia Giulio per l’operato, fondamentale sia dentro che fuori dal campo, augurando il meglio per la sua già prestigiosa carriera.

Dopo una stagione, Giulio Iozzelli lascia il ruolo di General Manager della Sella Cento. La società ringrazia Giulio per l’operato, fondamentale sia dentro che fuori dal campo, augurando il meglio per la sua già prestigiosa carriera.

“La mia avventura in questa città e il mio rapporto con la Benedetto si esauriscono in questi giorni, non sarò il GM il prossimo anno, diversamente da come concordato con il Presidente. Per questioni prevalentemente personali non posso adempiere a questo importante impegno che mi ero preso, mi dispiace, ma è giusto che la società il prima possibile faccia le scelte necessarie per la prossima stagione. E’ stata una stagione lunghissima, in tanti anni di carriera non ricordo una stagione con così tante partite, 42 solo di campionato. Abbiamo vissuto un’annata particolare, straordinaria nel formato, le sei retrocessione, i due gironi che si sono rivelati non equilibrati, come già molti addetti ai lavori avevano notato quest’estate e tanti altri aspetti. I nostri risultati, invece, non sono stati straordinari, ci sono state delle difficoltà, alla fine però il record della Sella Cento è 21-21 e gran parte delle vittorie sono state raggiunte nella stagione regolare. Dico questo perché quando il tempo passerà, ci sarà un ricordo positivo di questa annata. Nei momenti in cui la situazione si era complicata, la squadra ha sempre reagito, andando a vincere in trasferta partite difficili. Forse è mancato qualcosa nel feeling con il pubblico, in questo piccolo ma accattivante e caldissimo palazzetto, perché abbiamo perso alcune partite di troppo in casa, quindi capisco bene le critiche, fanno parte del nostro lavoro ed è giusto così. Si va in campo per vincere, non c’è il pareggio che spesso aiuta a calmare gli animi. Alla fine, è giusto concedere la considerazione di una serie infinita di infortuni, abbiamo perso giocatori importanti in diversi momenti dell’anno. In questo, la società è stata brava a intervenire, ma lo sanno anche i tifosi. Il campionato a cui Cento parteciperà l’anno prossimo è il migliore degli ultimi dieci anni, il livello si alza e questo deve essere il motivo di grande orgoglio. E’ vero, ci si è arrivati con sofferenza, ma a volte la sofferenza serve per raggiungere una gioia più grande. Ci tengo a ringraziare il presidente in primis, i soci, gli sponsor, tutti, vanno ricordati in uguale misura. Il lavoro fatto per il sociale e il commerciale è un lavoro importante che difficilmente si vede in A2, l’ho sentito dire anche da altre società ed è fondamentale, anche per il futuro di questo ambiente. Voglio ringraziare tutto lo staff, Matteo Mecacci in primis, quando vieni da tante ottime stagioni consecutive e sei considerato un’icona di questa piazza e poi ti ritrovi a gestire una stagione dove le cose vanno meno bene, non tutti sono in grado di reagire. Sono state mosse critiche anche eccessive. Anche io ho avuto i miei dubbi, però ho sempre pensato che il suo lavoro fosse non solo serio e appassionato, ma anche di grande qualità, perché è un allenatore preparato e ha il fuoco dentro per superare i momenti difficili. Arriveranno nuove facce all’interno dello staff, il mercato dirà che cosa succederà e saranno scelte ragionate dalla società. Questa stagione deve essere di insegnamento per il futuro, bisogna sempre prendere spunto dal passato per crescere. Io a Cento mi sono trovato molto bene, è stata una bella esperienza, durata meno di quello che pensavo, ma il nostro lavoro è così. L’ultimo ringraziamento va alla città, a questa grande comunità che mi ha accolto con il calore e l’affetto tipici di questa regione”.