Scafati, Ramondino: “Tanti meriti di Brescia, noi con troppi errori gratuiti”

Scafati, Ramondino: “Tanti meriti di Brescia, noi con troppi errori gratuiti”

Il commento di coach Ramondino alla sconfitta contro Brescia al PalaLeonessa

Nel post-partita del PalaLeonessa arriva il commento di coach Ramondino, che dopo i complimenti fatti alla Germani si rammarica per i troppi errori gratuiti commessi da Scafati: eccco il suo commento.

“Complimenti a Brescia, personalmente faccio i complimenti a coach Poeta che è stato un grande giocatore e sarà un grande allenatore: ammiro molto il suo percorso. Al di là dei meriti e della grande qualità dei nostri avversari, noi facciamo troppi errori gratuiti e palle perse non forzate alimentando il gioco in velocità degli avversari. Anche contro una squadra come Brescia che è sotto la media per ritmo, se siamo noi ad alimentarlo con palle perse e tiri da sotto sbagliati poi facciamo davvero fatica a stare in partita. Anche a livello individuale dobbiamo avere di più da tutti i giocatori coinvolti: oggi non avevamo disponibili Miaschi ed Ulaneo. Da questi 8 abbiamo bisogno di tanto per stare in partita ed essere competitivi. I meriti dei nostri avversari si sono visti oggi e per tutta la stagione, da parte nostra invece troppi errori non forzati”

Segue una riflessione di un giornalista sul fatto che due allenatori come Magro e Ramondino, entrambi vincitori del premio di allenatore dell’anno in LBA negli ultimi 3 anni, ora lavorino all’estero (nel caso di Magro) o in una squadra in lotta per non retrocedere (Ramondino). Ecco la riflessione in risposta del coach campano.

“Io sono dove devo essere, non vedo certo Scafati come una diminuzione. Faccio questa premessa: i posti di lavoro come quello che sto occupando ce ne sono solo 16 oggi. E’ un’elite molto ristretta quella di allenare in LBA: io lo ritengo un privilegio. Ci sono diversi allenatori all’estero che stanno allenando benissimo e ci sono anche diversi allenatori che hanno fatto molto bene in passato e ora sono fermi. La Serie A è un’elite molto ristretta, è un dato di fatto che non ci sono posti per tutti ed è aperta anche agli allenatori stranieri ed è legittimo: io la vedo da parte mia come una necessità di mettersi in discussione e darsi da fare, senza guardare molto delle cose che non posso controllare”