Nella sala stampa del PalaMangano è stato presentato quest’oggi il nuovo vice presidente della Givova Scafati Basket, ovvero il giovane imprenditore locale Catello Accardo, socio di AC. TA. s.r.l., già da tempo partner commerciale del sodalizio dell’Agro.
In diretta sulla pagina Facebook ufficiale del club hanno partecipato alla conferenza stampa il capitano Riccardo Rossato, il coach Alessandro Rossi, il vice presidente Luigi Di Lallo, il general manager Gino Guastaferro, il responsabile dell’area tecnica Enrico Longobardi, il patron Nello Longobardi ed proprio il neo vice presidente Catello Accardo. Assenti fisicamente, ma presenti col cuore, il titolare del main sponsor Givova, Giovanni Acanfora, e il sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati, entrambi impossibilitati a presenziare all’evento per un impedimento dell’ultim’ora.
Enrico Longobardi: «Sono contentissimo di questo nuovo innesto in società, sinonimo di un ringiovanimento opportuno. Così come all’epoca mio padre ed altri giovani imprenditori dell’epoca posero le solide basi di questa compagine, allo stesso tempo vedo una linea di continuità in questo nuovo innesto, che mi consente di avere un interlocutore della mia generazione e di vedere in prospettiva il futuro della nostra società».
Luigi Di Lallo: «Conosco Catello Accardo da tempo sia nel ruolo di tifoso che in quello di sponsor della società. E’ importante avere nuova e giovane linfa che supporti la società, è un ingresso di cui possiamo essere davvero fieri».
Gino Guastaferro: «L’ingresso di un giovane imprenditore locale in società è il segnale che le richieste mosse negli anni dalla nostra storica dirigenza sono state recepite. Si è così allargata la base societaria, che ha bisogno di risorse nuove e fresche. E’ un segnale positivo, da cui spero prendano spunto anche altri giovani imprenditori locali».
Nello Longobardi: «Il cambio generazionale è importante. Noi a Scafati abbiamo il privilegio di un cambio generazionale all’interno delle stesse famiglie, come questo passaggio da padre in figlio: è il caso mio e di Enrico, ma anche quello di Salvatore Accardo, nostro storico sostenitore, e del figlio Catello, che potrà così affiancarsi a mio figlio e porre le basi di un futuro fatto di collaborazione, comunione di intenti e di risorse, accomunati dalla passione per la pallacanestro. Spero che, così come Catello, altri giovani imprenditori possano affiancare mio figlio nella futura gestione societaria. A costoro si affianca anche uno staff tecnico che quest’anno è molto giovane e ci fa davvero ben sperare per il futuro: puntare sui giovani è sinonimo di benefici a lungo termine. Ringrazio gli amici Pasquale Vassallo e Gino Morra, che mi ha permesso di conoscere la famiglia Accardo, con cui si è da tempo creato e poi instaurato un legame fortissimo. Dò il mio personale in bocca al lupo a Catello, a cui auspico di poter dedicare la vittoria domenica sera, sicuro che la squadra cercherà di conquistarla in tutti i modi per onorare al meglio il nuovo ingresso in società».
Catello Accardo: «Non sarà facile passare da tifoso a dirigente. Dodici anni fa ho fatto il mio primo ingresso al PalaMangano e da allora non mi sono mai assentato, occupando scaramanticamente sempre lo stesso posto. Garantirò il mio supporto e vicinanza alla squadra, a cui voglio fare i complimenti per la stagione fin qui disputata, ma soprattutto per l’atteggiamento che viene mostrato in campo in ogni partita, perché la grinta e la cattiveria agonistica sono ciò che i tifosi vogliono sempre vedere».
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