Dopo la grande impresa di gara 2, è arrivato il momento chiave della serie, la terza partita, la prima delle due al PalaSerradimigni, un match fondamentale, delicatissimo, che può indirizzare la strada di una delle due squadre verso la semifinale. Il pubblico di un tempo, quello da playoff, con le code al botteghino e la torcida nel settore C, quello che ti fa emozionare anche in trasferta contro la forza e la qualità di Brescia, roster profondo, il pazzesco talento di Mitrou-Long contro le quattro ruote motrici di Robinson, l’MVP del campionato, Amedeo Della Valle, che torna a Sassari nei playoff dopo quel famoso 2015 con Reggio Emilia.
Una gara tre che promette spettacolo come le prime due, Magro secondo noi cambierà qualcosa dal punto di vista difensivo, in primis rientrerà Moss, fondamentale pedina dello scacchiere e chiave in gara 1, poi ci saranno degli aggiustamenti su Bilan (raddoppio in post basso?) e Logan che sono i pericoli numero 1 in attacco insieme a Bendzius di cui inizialmente si occuperà Gabriel. Ci sono tanti spunti tecnico-tattici, il ritmo di Brescia, la capacità di giocare dentro fuori di Sassari, l’identità difensiva del Banco, determinante nel 2° tempo di gara 2 al PalaLeonessa, l’impatto delle panchine, se Bucchi potrà contare sull’apporto della seconda partita, allora il discorso cambia tutto. Il Banco ha bisogno di protagonisti diversi all’interno del match e soprattutto ha bisogno di limitare i due punteros di Brescia che in gara uno avevano dominato.
Occhio a quello che potrebbe dare John Brown contro Bilan, l’ex compagno di Spissu a Kazan ha energia ed esperienza per un duello di altissimo livello, mentre Petrucelli, Laquintana e Burns sono chiamati a prestazioni di spessore per supportare il sistema della Leonessa, che può diventare micidiale in campo aperto e attaccando il pick and roll centrale. Contano tutti i dettagli, la partita di Robinson, la freschezza di Bilan e Logan, la difesa della Dinamo e la percentuale del tiro da 3 punti che può aiutare tantissimo Sassari, anche se dentro l’area la Dinamo ha dimostrato di avere molte atu vincenti, grazie anche a Burnell che da ala piccola ha mostrato i muscoli a Petrucelli e Moore, più difficile con Moss.
Le statistiche non dicono tutto ma le palle perse diventano una voce che è troppo importante in casa del Banco così come i rimbalzi, che nelle prime due partite hanno testimoniato di quanto Devecchi e compagni si siano sacrificati alla causa.
La Dinamo ha nel DNA i playoff, rappresenta un popolo e vuole esaltarsi davanti al proprio pubblico, Brescia è una grande squadra, vinca il migliore, tutto pronto per “The Fight”
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