Sasa Obradovic: Mike James? Gli sarò grato per tutta la vita, senza i giocatori come lui è difficile

Ciamillo-Castoria
Ciamillo-Castoria

L'AS Monaco impegnato sul campo del Barcellona nel prossimo turno di Euroleague

Sasa Obradovic, coach dell’AS Monaco, di recente ha parlato con RTRS della sfida di Euroleague con il Barcellona e del rapporto con Mike James.

“In questo momento posso sicuramente dire che fin qui abbiamo svolto un ottimo lavoro, considerando tutti i problemi che abbiamo avuto. Mi riferisco ai giocatori infortunati e al calo di forma che ha vissuto la squadra. Nell’ultimo mese ci siamo stabilizzati, giocando ad alto livello nonostante il difficile calendario.

Siamo tutti soddisfatti. Ora abbiamo un buon calendario in EuroLeague, se così si può dire in un torneo dove chiunque può battere chiunque.  Le squadre che ci si aspettava fossero tra le prime otto più o meno sono lì e abbiamo già giocato contro la maggior parte di loro.

Ora c’è il Barcellona davanti a noi, che è la prima partita dopo la pausa. Abbiamo tutti grandi aspettative”.

Sul rapporto con il playmaker, che a breve – forse già nella prossima partita– diventerà il top scorer di sempre in Euroleague.

“Una volta era diverso, era il giocatore che doveva adattarsi all’allenatore. L’allenatore era un autocrate e in ogni caso una sorta di figura divina. Ora è diverso, un allenatore deve trovare il modo per gestire alcuni ragazzi un po’ problematici come Mike.

Stiamo insieme da quasi tre anni. Non è mai stato con nessuno più a lungo. Abbiamo avuto qualche piccolo problema, ma penso che la nostra ora sia una collaborazione fenomenale.

Gli sarò grato, come gli ho detto in diverse occasioni, per tutta la vita, perché non importa quanto tu sia bravo come allenatore, o di quali siano le tue idee, senza i giocatori davvero forti è difficile. È una grande verità che giocatori del genere fanno la differenza. Quando metti insieme una squadra con loro, devi vedere chi può lavorare bene con chi. Lui è una priorità, proprio come lo sono Loyd e Okobo, tutti fanno la differenza per la nostra squadra.

Quando hai 3 giocatori così, non è facile controllare sempre il resto della squadra, che ha anch’essa grandi aspettative. Il roster è cambiato, ma il nucleo è rimasto e i ragazzi comunicano bene tra di loro. Si piacciono, si vedono anche dopo le partite. Si frequentano, e questo davvero non ha prezzo”.