Tornato protagonista, anche un po’ a sorpresa, già domenica scorsa contro la Carpegna Prosciutto Pesaro a soli 14 giorni di distanza dalla distorsione alla caviglia rimediata contro Napoli, Ryan Hawkins è rimasto in campo per 31′ senza dare particolari segni di malessere post-infortunio. Resta, però, il rammarico per come è andata la partita e per la sconfitta patita dall’Estra Pistoia per 73-74.
“Ho lavorato bene e sono tornato in campo anche se al momento direi che sono intorno al 60-65% della mia condizione di forma ottimale a causa dell’infortunio – commenta il numero 33 di Estra Pistoia Basket – quando corro non sento particolare dolore mentre quando c’è da saltare, portare i blocchi e dare il mio apporto difensivo sento ancora un po’ di dolore ma sono convinto che passerà e sto lavorando proprio per questo.
Per quanto riguarda la partita contro Pesaro, è vero che ho giocato tanti minuti appena rientrato in squadra e mi ero dato come obiettivo quello di riuscire a tornare in campo per questo match. A quel punto, per me giocare 10′ o 31′ non ha cambiato nulla, solo che mi sentivo molto limitato perché tiravo senza poter spingere al meglio con un piede, così come qualche rimbalzo mi è passato sotto il naso perché non avevo la gamba per essere reattivo. Dopo un secondo quarto complesso, siamo riusciti a rientrare e negli ultimi cinque minuti abbiamo giocato in un’atmosfera pazzesca, sospinti dai tifosi per cercare la rimonta: è stato davvero molto elettrizzante ma purtroppo non è finita nel migliore dei modi”.
Nonostante la faccia da giocatore esperto, per Hawkins questa è la prima esperienza fuori dagli States e lontano da casa: è normale che serva del tempo per ambientarsi e crescere ma il suo lavoro quotidiano è costante per diventare sempre più decisivo.
“Quello che riesco a dare maggiormente in questa fase della stagione è una profonda conoscenza del basket – prosegue Hawkins – ovvero marcando in maniera dura in difesa e, allo stesso tempo, aiutare i miei compagni a fare altrettanto. Quello che mi dispiace è che i miei tiri non stanno entrando come non mi era mai successo prima d’ora: so che devo, e posso, fare di più. A livello di squadra, invece, stiamo facendo un grandissimo lavoro con Moore e Willis, che sono i nostri cecchini in questo momento in grado di segnare tanto. Nella seconda parte della stagione il mio obiettivo è quello di tirare meglio e dare un contributo maggiore per quel che riguarda l’attacco”.
Prima di arrivare a Natale c’è la sfida di sabato al PalaCarrara (ore 20) per la 13° di LBA contro i vice campioni d’Italia della Segafredo Virtus Bologna, attualmente secondi in Eurolega.
“Ci aspetta sicuramente un’atmosfera davvero importante avendo visto quanta gente ha acquistato i biglietti in così poco tempo – conclude Ryan Hawkins – per quanto ci riguarda sono dell’idea che dovremo fare le nostre cose di sempre: perdere pochi palloni, essere duri in difesa in modo da poter andare in velocità in attacco e tirare meglio che si può”.
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