Luca Banchi, coach della Virtus Bologna, è stato ospite di Basket Land. Ecco due dichiarazioni.
SUL FUTURO
«Se far girare voci fosse a pagamento, ne uscirebbero di meno. Nessuno metterà mai una smentita: ieri avevo sentito di una offerta per 3 milioni per andare a Trapani, la mia banca mi chiederà che fine hanno fatto. Io sono a Bologna, se poi il club dovesse prendere altre decisioni vedremo, ma a questo momento non ho avuto colloqui con il club, per il resto prendo atto che negli ultimi mesi la Virtus ha cercato di ridisegnare i propri equilibri, quindi la priorità è di sistemare le cose per continuare ad avere un futuro roseo».
SULLA SERIE CON MILANO
«Condivisibile. La nostra stagione non ha avuto pause, l’abbiamo vissuta tutta d’un fiato fin dalla Supercoppa, giocando sempre con grande determinazione, con iniziale crescita e poi flessione inevitabile visto il calendario. Milano ha avuto una Eurolega dove alla fine hanno avuto modo per pianificare già la fine stagione del campionato, noi abbiamo avuto un andamento diverso lottando fino all’ultimo pallone per i playoff di Eurolega e il primo posto in regular season, anche se la finale si è decisa per episodi.
Forse sono migliori di noi ma non più forti, noi siamo andati vicino all’impresa ma ora andiamo avanti. Il mercato potrà allargare le distanze ma non sono preoccupato: io ora leggo per loro di Nebo, Dimitrijevic, ma noi lavoreremo per colmare il gap in altro modo. Hanno talmente tante risorse, nei playoff ne avevano tanti fuori, ne prenderanno a bizzeffe ma non sarà quello a fare la differenza. Terremo la barra dritta, cercheremo di fare la squadra senza bisogno di nomi altisonanti quanto piuttosto affamati, che vedano Bologna come una possibilità di valorizzazione. E questo mi inorgoglisce, il cercare di unire obiettivi individuali e di squadra».