Rimbalzi e stoppate: la crescita di Skylar Spencer con la Pallacanestro Trieste

Credit: Ciamillo & Castoria
Credit: Ciamillo & Castoria

Il lungo statunitense classe 1994, settimana dopo settimana, sta emergendo in maniera sempre più decisa

Seguendo l’insegnamento impartitogli ai tempi del college a San Diego State da coach Steve Fisher (“Ci sono solo due cose che puoi controllare: il tuo atteggiamento e il tuo impegno”), Skylar Spencer, giornata dopo giornata, si sta ritagliando un ruolo sempre più da protagonista all’interno della Serie A UnipolSai 2022/23.

Fonte: Legabasket

Con la maglia della Pallacanestro Trieste (reduce da due successi consecutivi dopo aver incassato quattro sconfitte nelle prime quattro uscite di campionato), il prodotto degli Atzecs sta spiccando infatti in maniera sempre più preponderante per il contributo dato alla causa biancorossa sotto i tabelloni, zona di campo in cui, grazie ai numeri assommati nei primi sei turni, ha scalato di forza le classifiche individuali del torneo relative a rimbalzi e stoppate.

Per quanto riguarda i primi, l’ex Prienai e Mons-Hainaut al momento è il primo rimbalzista offensivo del massimo campionato nostrano con 3.7 palloni catturati di media a gara sotto il canestro avversario, l’ottavo rimbalzista difensivo (4.7) e il secondo assoluto (con 8.3 rimbalzi totali) dietro a Mikael Hopkins dell’UNAHOTELS Reggio Emilia.

Spencer però, confermando le prestazioni realizzate al college (detentore del record di stoppate in una singola stagione nel 2014/15 e del maggior numero di stoppate di sempre a SDSU) e in giro per l’Europa (miglior stoppatore della Korisliiga finlandese 2019/20 con i Kauhajoen Karhu, della Romanian Divizia A 2018/19 con la Steaua Bucarest e della VTB United 2021/22 con l’Astana), anche a livello di protezione del ferro non sta tradendo le attese visto che, ad oggi, è il secondo miglior stoppatore della Serie A con 1.7 blocks di media a gara, un numero che, da qui a fine anno, il classe 1994 potrà migliorare mettendo a referto gare come quella di domenica contro il Banco di Sardegna Sassari.

In quest’occasione Spencer ha chiuso con tre stoppate, tredici rimbalzi e diciannove punti, abbinando dunque la sua seconda miglior performance in Serie A per rigetti al ferro alla prima doppia doppia italiana (la 33ª nel Vecchio Continente) e alla terza prestazione (eguagliata) della carriera a livello di rimbalzi offensivi catturati (8).

Anche nel Bel Paese quindi Spencer sta mettendo a frutto la perseveranza, l’attitudine al lavoro e la propensione al sacrificio affinate ai tempi del college e instillategli sin dalla tenera età da papà Vic il quale, “lottando” con lui sul pavimento di casa, iscrivendolo a karate e facendolo partecipare agli “uno contro uno” contro i suoi coetanei al Centinela Park di Inglewood legandogli il braccio destro con il nastro adesivo, ha cercato subito di plasmare il suo carattere e indicargli la strada da seguire per ritagliarsi il proprio spazio nel mondo e togliersi le sue soddisfazioni.

Con il suo esempio e quello fornito da coach Fisher, Spencer è sbarcato quattro anni fa in Europa dove, stagione dopo stagione, ha indiscutibilmente trovato la sua dimensione risultando più volte un fattore per le squadre di cui ha vestito la maglia.

Quest’anno è il turno della Pallacanestro Trieste, club i cui destini passeranno anche dall’efficienza e dall’impatto sotto le plance del centro col numero 6 sulla schiena, un uomo arrivato solo a settembre ma già in possesso della ricetta per prendersi sulle spalle la formazione friulana: energia, presenza fisica, il giusto atteggiamento e una grosse dose d’impegno quotidiano.