Skysport riporta le parole di Ricky Rubio a La Vanguardia: «Il mio rimpianto è durato un giorno. Mi sono infortunato, che posso farci? Devo mettere le cose in prospettiva: ricordiamoci che siamo nel bel mezzo di una pandemia».
Sul mercato: «Ti sentivi male perché avevi dato tutto, ma poi accadono cose come quelle successe a Phoenix o a Minnesota in cui mi hanno scaricato senza che nemmeno lo sapessi… Ma ormai mi sono abituato: quando arriva febbraio, cominciano le voci su Ricky Rubio».
Sul suo futuro: «Quando mio figlio comincerà le elementari, non varrà più la pena rimanere in NBA e a quel punto tornerò in Europa. Non voglio sballottarlo da una parte all’altra quando avrà sei anni, l’età in cui si comincia a fare amicizia a scuola. Ne abbiamo già discusso con mia moglie e lo abbiamo messo bene in chiaro: arriverà un momento in cui la pallacanestro non sarà più la priorità». Oggi il bambino a 2 anni, ne restano 4.
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