Questo il pensiero di Pippo Ricci da Tokyo dopo la conquista dei quarti di finale da parte dell’Italbasket.
Tokyo, 16:21 (+7) – day20
Sono sotto la doccia della Saitama Super Arena. Giro la manopola un po’ sotto i 30°C. Dopo la partita mi piace farla bella fresca.
Chiudo gli occhi.
Vedo il sorriso di capitan Nik che si gira verso la panchina prima dell’ultimo possesso, l’esultanza da terra di Miki dopo lo sfondamento preso. Gallo che in panchina non sta seduto un secondo. Tex che “toglie la sedia” a Okafor e vola in attacco ridendo sotto i baffi. La bomba di Nico che chiude la partita e fa esplodere la panchina.
…
Stamattina il sole è alto ad Harumi. Il tifone di qualche giorno fa per fortuna ci ha solamente accarezzato e dopo la pioggerellina di ieri sera, il cielo è tornato azzurro.
La routine mattutina è quasi sempre la stessa, e anche oggi la sveglia mia e quella di Danilo suonano all’unisono. Lui si alza all’istante, io ho sempre bisogno di qualche minutino in più.
Mi dirigo in bagno un po’ zoppicante con la provetta in mano. Sputazzo (delicatissimo) per test antigenico e consegno tutto al doc alla 1802 in fondo al corridoio. Badge al collo, mascherina, e nel tragitto verso la mensa per far colazione apriamo l’app Ocha per registrare la nostra temperatura.
Il Villaggio Olimpico è già sveglio da tempo. C’è chi è già in gara, chi sta andando a fare allenamento, chi si allena sfrecciandoti di fianco.
Oggi è il nostro giorno.
Colazione bella abbondante, e al rientro nella nostra palazzina passiamo di fronte al tabellone dell’Italia Team che continua a riempirsi di medaglie. Qualche giorno fa fedecesarini in ascensore mi ha fatto accarezzare la medaglia d’oro. Spessa, lucente, pesante. L’ho presa in mano. Mi ha dato la scossa: penso che non ci sia niente di più bello.
…
Apro gli occhi.
Siamo ai quarti di finale delle Olimpiadi.
Tra le prime otto del mondo, ed è tutto vero.
Vorrei abbracciare ad uno ad uno tutti gli italiani che stamattina hanno messo la sveglia all’alba e ci hanno seguito. Vi prego non smettete, abbiamo ancora bisogno di voi.
Un pensiero anche a tutti quelli che stanno salendo sul carro. Salite, c’è spazio. Le spalle larghissime le abbiamo sempre avute.
…
“Voi avete dentro qualcosa di più grande.”
Anche tu, caro Meo.
Suggerimento canzone serale: Survival – Muse
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