Si appresta ad aprire un nuovo capitolo della sua storia l’Umana Reyer Venezia, società che negli ultimi giorni ha salutato Walter De Raffaele (sulla panchina orogranata negli ultimi tredici anni) e ha dato il benvenuto a Neven Spahija, tecnico che, diciotto anni dopo la sua prima e unica esperienza nel Bel Paese, domenica inizierà alla guida della formazione lagunare una nuova avventura in Italia.
A bagnare l’esordio di Spahija da allenatore della Reyer sarà il match contro la Carpegna Prosciutto Pesaro, una delle poche formazioni tricolori che il classe 1962 di Sebenico ha già affrontato nella prima lega nazionale. La compagine marchigiana, con Olimpia Milano e Pallacanestro Varese, è infatti una delle tre squadre dell’attuale Serie A che erano presenti anche nel massimo campionato 2004/05, unica edizione del torneo a cui, in quel di Roseto, Spahija ha preso parte da capoallenatore di un club italiano.
In quella manifestazione, conclusa dalla Sedima al primo turno dei playoff, Spahija e il team abruzzese batterono l’allora Scavolini in regular season sia all’andata (82-75 il risultato al PalaMaggetti con 28 punti di Duane Woodward e 15 di Patrick Mutombo) che al ritorno (95-88 con 22 punti del solito Woodward e 21 di Mahmoud Abdul Rauf) ottenendo due successi fondamentali per chiudere la stagione regolare al settimo posto e strappare così il pass per la postseason.
Tornando ai confronti con Pesaro però, questa, allargando il campo alle competizioni europee, è stata avversaria di Spahija in un’occasione anche in Europa, ovvero nella fase iniziale dell’Eurolega 2001/02 quando, nella match valevole per il secondo turno di regular season, i marchigiani superarono il suo Cibona Zagabria al BPA Palas per 88-75.
Nella gara di ritorno, in Croazia, Spahija non ebbe però modo di prendersi la rivincita perché, a fine novembre, la sua avventura con la squadra della capitale giunse a conclusione. Al suo posto, in quella circostanza, subentrò in corsa Jasmin Repesa, lo stesso tecnico che tre stagioni dopo, sulla panchina della Fortitudo Bologna poi campione d’Italia, avrebbe interrotto con un netto 3-0 il cammino ai playoff della sua Roseto e lo stesso allenatore che domenica, per uno strano gioco del destino, Spahija si ritroverà a fronteggiare da avversario alla “prima” con Venezia in un incrocio di panchine tutto croato.
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