Repubblica-Bologna: Senza il totem Shengelia la Virtus affonda ancora, ora la bella con Venezia

Repubblica-Bologna: Senza il totem Shengelia la Virtus affonda ancora, ora la bella con Venezia

«Senza il totem Shengelia la Virtus affonda ancora, ora la bella con Venezia» titola la Repubblica-Bologna in giornata odierna

«Senza il totem Shengelia la Virtus affonda ancora, ora la bella con Venezia» titola la Repubblica-Bologna in giornata odierna.

Così Walter Fuochi: «Per meritarsi altra strada nei playoff, e un derby d’Italia in semifinale cui Milano s’è già issata scalando le vette trentine, la Virtus dovrà vincere domani la bella con Venezia. In casa, per fortuna, visti gli ultimi due viaggi a vuoto. E a ranghi ridotti, cioè senza Shengelia, già appiedato dalla tremenda botta in testa patita da Kabengele in gara 3 e destinato a una settimana ai box. Il 2-2 esce da una gara 4 tesa ed equilibrata, che la Virtus poteva pure trafugare, non fosse ricaduta nei suoi vizi più usuali. Il primo: i finali deragliati in confusione, stavolta dentro 3′ senza gol, se non uno a babbo morto, dopo l’ultimo vantaggio di Diouf (76-74).

Di lì, solo Reyer. Il secondo: l’uso parco, residuale e infelice del tiro da tre, bocciato da un orrido 3/18, contro i 13 su 30 granata, alcuni assurdi (Munford, 4/7), altri logici (Wiltjer, 3/ 5), altri fuori copione (Kabengele 3/ 5). Tutti buoni, al grido di: chi non tira, non segna. Il terzo: i rimbalzi. Li ha presi di nuovo Kabengele (11) e sulle sue spalle Venezia ha dilagato. La Virtus stava davanti, ma non aveva pugno per staccarla. Alla fine è stata dietro».