Renato Villalta, leggenda della Virtus Bologna, firma su La Gazzetta dello Sport l’editoriale dal titolo: «Squadra esperta e società seria. La Virtus avanza nell’Eurolega».
Villalta sottolinea: «C’erano motivi per dubitare della squadra e della strategia societaria, invece queste scelte hanno prodotto subito una svolta positiva. A cominciare da quella che ha portato coach Banchi sulla panchina della mia V nera. Lo conoscevo poco e non lo tenevo in grande considerazione. Invece mi sono dovuto ricredere, Banchi ha portato a Bologna un treno merci pieno di entusiasmo ed energia che ha contagiato i giocatori e tutto l’ambiente».
Quindi traccia un interessante paragone: «Non mi piace fare paragoni, tanto meno in uno sport di squadra com’è il basket, ma se devo indicare una Virtus del passato alla quale questa Virtus può avvicinarsi per stile di gioco e caratteristiche dei suoi giocatori direi proprio quella che ha conquistato il Grande Slam nel 2001. Hackett si avvicina a Rigaudeau, Beli è assimilabile a Ginobili per l’importanza che assume la sua figura di leader nella squadra, Shengelia sembra Smodis, forte in area e capace di colpire da tre punti, poi Cordinier ha l’energia e l’elasticità che aveva Abbio. Questo paragone vuole essere il mio augurio di vecchio virtussino».
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