Presso la sala riunioni del centro sportivo Asso Sporting Club è stato presentato ufficialmente il nuovo General Manager della Real Sebastiani Rieti, Domenico Zampolini.
Introdotto dall’azionista di maggioranza della società, Roberto Pietropaoli, Zampolini è apparso visibilmente emozionato ma nel contempo pronto ad immergersi in questa nuova avventura.
“Questo è un momento storico per la città – ha dichiarato Pietropaoli – perché Domenico torna alla sua Sebastiani, quella che ha difeso in campo indossando la mitica maglia numero 6. E’ un simbolo per questi colori, per i tifosi e per tutti coloro che lo hanno sempre apprezzato: non ho mai sentito nessuno in Italia parlar male di lui. Torna operativo e noi ci aspettiamo molto da lui, sia in termini di saggezza, che di esperienza. Sarà importante anche per la squadra perché una parola detta da un campione del suo spessore ha sempre il suo peso specifico. Avevamo bisogno di questo grande “ombrello” che deve soprattutto guidare me a sbagliare sempre meno per cercare di raggiungere l’obiettivo già dichiarato”.
Alle parole d’introduzione di Pietropaoli, hanno fatto seguito quelle dello stesso Zampolini, che domenica sarà a Formia insieme alla squadra per l’esordio in campionato.
“Ho la sensazione che io e Rieti non ci siamo mai persi di vista, di me i tifosi, i giornalisti, la gente comune sa praticamente tutto. E le parole di Roberto mi fanno estremamente piacere. Debbo essere sincero: stanotte non ho dormito quasi mai pensando a questa società, alle aspettative che ripongono tutti i componenti in me. Ma qui ho trovato uno staff di lavoro assolutamente di qualità, ben strutturato, fatto di brave persone, bella gente. L’obiettivo dichiarato da Pietropaoli è importante, ma nella vita è giusto guardare sempre in alto. E lavoreremo tutti insieme per arrivare a fine stagione consci di aver raggiunto gli obiettivi che ci siamo prefissi. Il mio compito principale sarà quello di portare all’interno della società esperienza e tranquillità, così da poter lavorare col giusto impegno e con passione. La squadra così com’è è già altamente competitiva: con l’innesto di 2 americani sarebbe in grado di reggere l’urto anche della serie A2”.
Dai giornalisti presenti in sala, poi, sono arrivate alcune domande inerenti la questione relativa alla sede di gioco delle gare casalinghe: ha risposto Roberto Pietropaoli chiarendo alcuni concetti basilari:
“Mercoledì la gara di recupero con Pozzuoli la giocheremo a Valmontone per ovvi motivi organizzativi. E’ chiaro che il nostro desiderio è quello di poter giocare al PalaSojourner, attualmente gestito dalla Npc. Alla nostra richiesta di disponibilità, la società ci ha risposto inviandoci un tariffario. Ma francamente, nell’analizzarlo sono rimasto sorpreso dalla presenza delle doppie tariffe: perché per giocare una gara di basket occorrono 1700 euro più servizi aggiuntivi e per altri sport appena 350 euro? Questa cosa non la comprendo, mi piacerebbe capire bene il criterio adottato. Noi però rappresentiamo la storia di questa città e vogliamo giocare a Rieti. Comprendo le ragioni di Cattani, ma riparto dalle parole del presidente della Provincia Mariano Calisse: serve indire un tavolo di lavoro, sedersi e ragionare in maniera equa, lucida, seria e corretta per cercare di trovare una soluzione. Nessuno vuole giocare gratis ed è giusto che chi la gestisce abbia il suo tornaconto, però si può e si deve trovare una soluzione. Lunedì risponderemo via pec alla società Npc Rieti per rimarcare la nostra disponibilità a trovare un accordo, ma per ottenerlo bisogna essere in due. Sono fiducioso e faccio un invito: abbassiamo i toni. Nessuno si deve alzare dal tavolo scontento. E spero che a quest’accordo possa seguire anche un’amichevole che possa rappresentare un messaggio distensivo alla città”.
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