Ramagli: Stasera da un certo punto in poi onestamente non c’è stata più competitività

Foto Ciamillo
Foto Ciamillo

Le parole di Ramagli dopo la sconfitta contro la Virtus

Coach Ramagli al termine della gara giocata contro la Virtus Segafredo Bologna, ha commentato: “Purtroppo non siamo stati competitivi, non era facile esserlo. Ma dobbiamo farlo lo stesso. Siamo riusciti a ricucire il primo parziale a rimanere in partita fino all’intervallo poi purtroppo era normale che avremmo preso il secondo cazzotto perchè la forza di Bologna l’avete vista, non siamo certo a scoprirla noi. E purtroppo sul secondo cazzotto non siamo riusciti a rimanere in piedi, ma neanche alle corde, siamo proprio caduti. E questo ci è costato un divario poi irrecuperabile. Non siamo proprio riusciti ad essere competitivi, non era facile perchè loro hanno giocato una partita seria, hanno difeso subito cosa che nell’ultimo periodo, soprattutto nelle partite di campionato, non avevano fatto con continuità invece stasera avevano le scarpe ben allacciate. Sono andati subito contro i nostri punti di riferimento, hanno concesso qualcosa a qualcuno dei nostri giocatori pur di mantenere un livello di pressione e attenzione su alcuni altri e purtroppo questo ci è costato la capacità di essere competitivi. Stasera da un certo punto in poi onestamente non c’è stata più competitività. Io mi sono sgolato, ho alternato i giocatori, quelli che potevano essere disponibili ma non è stato semplice, è stata una serata complicata. Purtroppo dobbiamo prenderne atto e sappiamo anche che queste serata ci sono anche da altre parti. Noi sappiamo che tipo di campionato dobbiamo giocare. Quindi chi si stupisce che in una partita contro la Virtus, con la quale noi ci presentiamo così rimaneggiati, alla fine purtroppo lo scarto, il divario, il livello di competitività diverso si vede tutto sul campo. non ci sono drammi da fare ma neanche accettarlo perchè altrimenti ci attorcigliamo in una spirale non positiva e questo non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo reagire, questa è la cosa che dobbiamo chiedere a noi stessi. Oggettivamente i valori in campo da un certo punto in poi sono stati talmente diversi e visibili, c’è poco da commentare”.