In pieno svolgimento il processo di Brittney Griner, la stella del basket femminile detenuta in Russia ormai dallo scorso febbraio.
Gli avvocati della giocatrice hanno portato come prova l’autorizzazione ricevuta da un medico dell’Arizona per utilizzare lo spray al cannabis per combattere dei dolori cronici legati alla sua attività da atleta.
Inoltre sono stati presentati una serie di esami antidoping risultati sempre negativi.
Infine sono stati ascoltati Maxim Ryabkov, N.1 dell’UMMC Ekaterinburg con cui Griner gioca dal 2015, e la capitana del team.
I due hanno dichiarato ai giornalisti di essere stati interrogati come testimoni. Hanno spiegato di aver fornito una descrizione della Greiner e di aver raccontato il “grande ruolo che ha svolto per il successo del club e della pallacanestro femminile russa nel suo complesso”.
L’UMMC tra l’altro non ha intenzione di sciogliere il contratto della giocatrice.
La prossima udienza è in programma il 26 luglio.
Il commento di Elizabeth Rood, Vice Capo dell’Ambasciata degli Stati Uniti
“Insieme al personale della Sezione consolare, abbiamo assistito oggi alla quarta udienza del processo alla cittadina statunitense Brittney Griner. Non entrerò nei dettagli del processo. Dirò solo che durante le udienze di ieri e di oggi è emerso chiaramente che sia negli Stati Uniti che qui, in Russia, dove la signorina Griner gioca a basket per un club russo da sette anni, gode di grande rispetto e riconoscimento non solo per i suoi risultati professionali, ma anche per il suo carattere e la sua moralità. Gli Stati Uniti continueranno a fare ogni sforzo per il ritorno a casa di Greiner in condizioni di sicurezza”.
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