Pozzecco: Vedo almeno 10 squadre in grado di giocarsela per un torneo equilibrato e spettacolare

Ciamillo-Castoria
Ciamillo-Castoria

Il Poz: "C'è bisogno di un cammino comune con le leghe, con i giocatori, con gli allenatori. Con tutto il movimento insomma. Fosse per me farei scelte drastiche, tipo la Spagna: meno spazio agli extracomunitari"

Nel corso dell’intervista con Il Corriere dello Sport, il CT dell’Italia Gianmarco Pozzecco ha detto la sua anche sulla Supercoppa e sulla stagione che sta per iniziare.

“(La Supercoppa) È un bel banco di prova. Io l’ho vinta da giocatore con Varese nel 1999 e poi con Sassari nel 2019. Ci si arriva sempre con un po’ di tensione e solo chi la vince alla fine non ha stress. Chi perde si chiede: ho costruito la squadra giusta? La chimica sarà quella che volevamo? Si possono insinuare dubbi. Di certo ogni tanto ci scappa qualche bella sorpresa…”.

Duopolio inevitabile?

“Le due big hanno allestito squadre di ottimo livello cambiando sì, ma conservando anche una base solida. Il duopolio se gestito come facciamo in Italia dove i controlli sui bilanci sono rigidi – e questo è un altro merito di Petrucci – ha ragione di esistere e rende merito a chi compie grandi investimenti. Però non credo a una stagione segnata. Io vedo almeno 10 squadre in grado di giocarsela per un torneo equilibrato e spettacolare. Dove, me lo auguro, trovino spazio i giocatori italiani…”.

Sul lavoro in nazionale con Gigi Datome.

“È un percorso duro, che ci porterà a risultati importanti. Non possiamo decidere solo noi sotto l’ala protettrice della Fip. C’è bisogno di un cammino comune con le leghe, con i giocatori, con gli allenatori. Con tutto il movimento insomma. Fosse per me farei scelte drastiche, tipo la Spagna: meno spazio agli extracomunitari. Perché per i giocatori italiani, come per gli spagnoli, e più facile crescere ed affermarsi stando accanto ad atleti del proprio continente che masticano la stessa lingua cestistica”.