Gianmarco Pozzecco, CT della nazionale e coach dell’Asvel, ha concesso un’intervista ad Andrea Tosi de La Gazzetta dello Sport.
Dopo 7 partite la prima espulsione in Euroleague.
“Sono il tecnico della Nazionale e di un club di Eurolega, ma ancora quello che si sottolinea a livello mediatico nei miei confronti è il fatto che sono stato espulso. Un episodio che fa parte del percorso di un allenatore, tanto più se vuole difendere i suoi giocatori da una situazione che non gli piace durante una partita combattuta…Io qui mi gioco molto. Il mio lavoro iniziale è stato di sciogliere la frustrazione che avvolgeva la squadra. Nelle prime 4 partite aveva sempre perso con scarti di 20 punti. Da quando sono arrivato ne abbiamo perse tre e vinte due, tutte giocate fino in fondo. E col Vitoria, noi avanti di 15, l’abbiamo un po’ buttata via”.
Le prime sensazioni dopo il debutto nella principale competizione europea.
“A livello tecnico e tattico non è diverso rispetto alla Serie A o anche all’A2. Ma la differenza la fa la personalità del coach quando
si confronta con giocatori leggendari. Nel mio caso con un fenomeno come Nando De Colo”.
Per la nazionale appuntamento alla ‘finestra’ di febbraio, con almeno due novità.
Rossato di Scafati e Totè di Pesaro sono da inserire. Però ricordo che i giovani forti sono già in Nazionale: Pajola, Mannion, Spagnolo e appunto Procida”.
Danilo Gallinari di recente ha manifestato la disponibilità a tornare in azzurro.
“Per me Danilo sta sul podio dei migliori giocatori italiani di sempre insieme a Dino e Andrea Meneghin. Merita riconoscenza per essersi infortunato due volte indossando la maglia azzurra. Se non si fosse capito, tra averlo e non averlo scelgo sempre la prima soluzione”.
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