La Dinamo Banco di Sardegna si prepara al giro di boa: dopo aver chiuso il girone di andata con la vittoria su Cantù domenica scorsa, che ha consegnato il terzo posto in classifica, i giganti attendono la VL Pesaro di coach Jasmin Repesa. Domenica, alle 19, sarà alzata la palla a due della sfida della 1° giornata di ritorno del campionato.
A presentare la sfida coach Gianmarco Pozzecco, che ha aperto la conferenza con una premessa: “Prima di tutto voglio dedicare un pensiero alla famiglia del nostro abbonato storico, il signor Francesco Dettori, che è venuto a mancare nei giorni scorsi: a nome di tutta la società formulo le più sentite condoglianze e la nostra totale vicinanza a tutti i familiari”.
Quindi spazio all’analisi del prossimo avversario: “Voglio fare i complimenti alla Vuelle che, prendendo uno dei migliori allenatori sulla piazza, ha fatto la scelta giusta. I complimenti vanno anche a Jasmin Repesa che ha totalmente cambiato volto di un club, sono contento per lui e mi complimento per quello che sta facendo perché penso che in assoluto Pesaro sia la squadra che per qualità/budget sta giocando meglio. Sono andati in una direzione diversa rispetto agli anni precedenti e come prima scelta hanno inserito un giocatore del calibro di Carlos Delfino, che è un ragazzo straordinario, chiudendo il cerchio. Sono giustamente preoccupato di affrontare una squadra in forma che sta giocando molto bene e ha grande fiducia però è vero che, come sempre, siamo focalizzati su di noi per continuare il processo di crescita iniziato in Supercoppa, in cui abbiamo dovuto superare ostacoli che hanno rallentato questo cammino. Sono contento di quello che stiamo facendo e sono contento rispetto alla crescita soprattutto a livello offensivo che questa squadra ha ottenuto da settembre a oggi”.
Settimana di sliding doors con la partenza di Tillman e il ritorno di Chessa…
“Ribadisco un concetto che ho espresso a Jack, lui ha già deciso di tornare a giocare e sono estremamente entusiasta e contento di questa sua decisione. Sono felice che al di là di questo piccolo periodo che lo vedrà totalmente focalizzato sull’intervento al ginocchio sarà a disposizione dello staff e della squadra in questo cammino che ci porterà a finire la stagione, usufruendo della sua presenza, conoscenza, intelligenza e saggezza. Rivedremo al più presto Jack responsabilizzato dal sottoscritto e dalla società in un ruolo che per questi mesi lo vedrà protagonista in altre vesti, consapevoli che poi il prossimo anno sarà di nuovo nel roster. Sono felice per lui perché secondo me è un’esperienza che lo gratificherà molto e lo porterà a crescere e poi sarà ancora più utile alla squadra il prossimo anno. Siamo estremamente contenti di trovare un sostituto- per quanto sia difficile sostituire uno come Jack- ma abbiamo perso nel roster un sardo sebbene acquisito come Devecchi e ne abbiamo messo un altro. Sono contento perché Massimo è quello che si avvicina di più al ruolo che Jack aveva in squadra e sono contento per lui perché oltre a essere un’opportunità per noi lo è anche per lui ed è un ragazzo che la merita. Poi avere tre sassaresi è bello con lui, Marco e Marco Antonio sono felice di poter allenare una squadra che ha un’identità sarda”.
Quali sono le qualità più pericolose di Pesaro?
“Difendono con grande energia e in attacco sono una dinamo instancabile, nel senso che giocano con grande continuità e costanza, con grande velocità di esecuzione. Non sono statici anzi, questo modo di giocare che un po’ è diverso dal nostro però è estremamente efficace per le loro caratteristiche. Sono una squadra solida che ha vinto a Brindisi e messo in difficoltà Milano, sarà una partita difficile ma è vero che siamo terzi, siamo forti, abbiamo dei giocatori pazzeschi. Siamo in crescita, questa settimana ho visto la squadra allenarsi duramente e consapevolmente focalizzata sul miglioramento difensivo: questa è la parte che mi interessa di più”.
A dieci mesi dal primo lockdown cosa comporta l’assenza di pubblico?
“Ci manca la nostra gente, qualche giorno fa sentivo una dichiarazione di Ettore Messina che condivido relativamente alla mancanza di positività: noi abbiamo sempre vissuto in queste tre mie stagioni l’idillio tra tifosi e squadra, un aspetto enfatizzato da Stefano Sardara che ha grande considerazione e rispetto e riconosce i benefici che tutto l’ambiente ha dal legame così stretto con il proprio popolo. Gli eventi e tutte le attività che facciamo non sono legate a mere esigenze di marketing ma dalla volontà di avvicinare la squadra alla gente e viceversa, cosa che condivido pienamente. A noi la presenza del pubblico regala positività, nel mondo dello sport in questo momento viviamo solo la negatività delle sconfitte, la negatività dei social, della critica e non enfatizziamo mai la positività della vittoria, del contatto umano. In un contesto dove questo aspetto aveva tanto peso è normale che manchi ancora di più. Però penso di essere un allenatore che enfatizza i meriti dei miei giocatori, sono contento che Miro Bilan sia l’Mvp del girone di andata, che Marco Spissu sia il miglior italiano, sono contento che Jason Burnell sia nel secondo quintetto, che Eimantas Bendzius sia riconosciuto come una delle più grosse sorprese del campionato e Stefano Gentile venga considerato determinante e in grande crescita. Se oggi siamo terzi è perché riusciamo ad avere una nostra positività. Io devo riuscire a far vivere a questi ragazzi tutto quello che vivono quotidianamente con grande gioia”.
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