Gregg Popovich, commenta i fatti di Minneapolis, l’uccisione ‘accidentale’ di Daunte Wright da parte di un agente di polizia.
Il coach degli Spurs se la prende con i politici che osteggiano le riforme sull’utilizzo delle armi e sulla polizia.
“Queste persone vogliono un paese o no? Vogliono che i loro nipoti vadano a scuola e al lavoro con il timore di essere assassinati? Cosa deve succedere ancora per prendersi cura di loro invece che della propria dannata posizione, del proprio potere e dei propri donatori?”.
“E con la polizia, è la stessa cosa. Quanti giovani ragazzini di colore devono essere uccisi senza un dannato motivo? Quanti? Dobbiamo scoprire chi finanzia queste persone. Voglio sapere chi sono i proprietari NBA che finanziano queste persone che continuano a perpetrare queste bugie. Forse è un buon punto di partenza, in modo che almeno sia tutto trasparente”.
“Tutto questo ti fa solo venire la nausea “, continua Popovich. “Quante volte deve succedere ancora? Per quanto ci possa far male lo stomaco, rimane il fatto che quel ragazzo è morto. È morto e la sua famiglia è in lutto e i suoi amici sono in lutto, e noi continuiamo ad andare avanti come se non stesse accadendo nulla”.
Secondo una ricerca di The Ringer, sarebbero 5 i proprietari NBA ad aver effettuato donazioni per la campagna elettorale di Donald Trump: Julianna Hawn Holt dei San Antonio Spurs, poi Jim Buss (Los Angeles Lakers), Dan DeVos (Orlando Magic), James Dolan ( New York Knicks) e Tilman Fertitta (Houston Rockets).
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