It’s showtime, folks! La fase più calda della stagione della pallacanestro USA è proprio davanti a noi. Con l’inizio dei playoff NBA entriamo nelle settimane cruciali. Tutti i migliori cestisti del mondo si daranno battaglia, a caccia della consacrazione o della conferma. L’onore e il privilegio di iscrivere il proprio nome nei libri di storia sportiva saranno riservati a un’unica franchigia.
La lotta si infiamma, dopo i primi valori arrivati dalla regular season. Delle risposte importanti, ma pur sempre parziali. Guai a pensare il contrario: il pathos delle sfide da dentro o fuori finirà per esaltare alcuni giocatori e far tremare le gambe ad altri. Oltre alle doti tecniche servirà personalità, tenendo presente un fatto: il basket è uno sport di squadra. Dove le qualità del singolo non possono arrivare, talvolta ci pensa l’amalgama speciale creato in un gruppo.
Per gustare a pieno il magico periodo, il consiglio è di fiondarsi sui bookmakers non AAMS, di norma preferibili sia in termini di mercati che di quote. A proposito di quote, come possiamo trarre il massimo? Te lo spiegheremo nei paragrafi seguenti.
A caccia dell’affare
Lo step numero uno consiste nel confronto dei bouquet delle varie piattaforme. Attenzione, però: il processo è automatico. È sufficiente sapere dove andare a cercare e ti risparmierai ore infinite di consultazione. Mentre scriviamo sono disponibili dei comparatori, utili a confrontare, in maniera veloce e intuitiva, le proposte dei bookmakers. Ciascuno pratica politiche differenti e vanta tratti distintivi.
Ecco perché non esisterà mai un portale adatto a chiunque. Nella decisione peseranno variabili soggettive, tra cui ad esempio i gusti e le abitudini degli scommettitori. Comunque sia, i siti non AAMS brillano per cifre in ballo. Sgravati dal fardello fiscale italiano, hanno in serbo delle proposte molto competitive.
Il rapporto con la probabilità
L’esperienza è un bene che non può essere acquistato da nessuna parte. Volente o nolente, occorre svilupparla sul campo, anche passando attraverso le sconfitte. Ma queste parole ti suoneranno probabilmente vuote, prive di significato, fintantoché eviterai di osare la puntata. D’istinto ti verrà l’irrefrenabile tentazione di optare per le quote alte, trascurando, invece, quelle basse. Sebbene nessuno te lo proibisca, ti consigliamo di andarci con i piedi di piombo.
Quando un bookie è parecchio generoso ciò starà a indicare che le probabilità di buona riuscita dell’evento saranno basse, e viceversa. I player ferrati in materia sperano di “intercettare” degli scompensi informativi. Ovvero in un “errore” degli analisti, traducibile in un vantaggio per l’utente.
In medio stat virtus
A costo di essere presi per i guastafeste della situazione, per i playoff NBA è dura che ciò avvenga. Si tratta, infatti, di una competizione troppo seguita e popolare per indurre in errore.
I punti di forza e di debolezza di ciascuna compagine sono conclamati, così come lo status di forma di un dato atleta. Piuttosto, l’eventualità è concreta nel caso di tornei di seconda o terza fascia, poco o per nulla coperti dai media.
A ogni modo, pure piccoli centesimi nelle quote faranno la differenza sui grandi numeri: tienine conto nel momento di esprimerti sulle partite valevoli i playoff della NBA.
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