Il coach di Sassari Piero Bucchi è stato protagonista di un’intervista esclusiva ai microfoni di Lorenzo Poliselli ed Ettore Mazzara per Eleven Sports. L’head coach della Dinamo ha fatto il punto sulla stagione della sua squadra, che dopo un difficile inizio si è portata al 4° posto in classifica.
Sassari aveva iniziato la stagione raggiungendo la finale di Supercoppa Italiana, battendo Tortona in semifinale per poi arrendersi alla Virtus Bologna nell’atto conclusivo. Dopo una prima parte di campionato difficile, costata la mancata qualificazione alla Frecciarossa Final Eight di Torino oltre che l’eliminazione dalla fase a gironi della Basketball Champions League, i sardi hanno ritrovato un’identità ben precisa sulle due metà campo, che li ha portati ad essere attualmente la quarta forza della Serie A.
Coach Piero Bucchi ha parlato, in esclusiva a Eleven Sports, di quanto l’inizio di stagione sia stato condizionato dal complicato inserimento in squadra del lungo Chinanu Onuaku, oggi all’Hapoel Tel Aviv. Con la cessione del giocatore e l’arrivo di DeShawn Stephens, il processo di amalgama della squadra è potuto riprendere, fino ad arrivare alle ultime sette vittorie consecutive:
“Eravamo partiti male, la squadra è cambiata tantissimo. Onuaku non si era inserito ed abbiamo accettato la sua richiesta di trasferirsi. Questo cambiamento ci ha portato indubbi vantaggi, visto che Stephens non ci ha messo nulla ad integrarsi con un gruppo che lo ha accolto con gioia. La squadra da lì in poi si è compattata e ha lavorato molto bene. All’inizio gli infortuni ci avevano condizionati, la preparazione estiva è stata condizionata da questo. A prescindere da quello che sarà il futuro sicuramente abbiamo fatto un percorso molto positivo.”
Banco di Sardegna che in questa stagione ha dovuto affrontare anche l’impegno europeo della Basketball Champions League, dove era stata inserita nel gruppo G con Malaga, Dijon e PAOK. Per la Dinamo è arrivata l’eliminazione al primo turno, e coach Bucchi non nasconde il rammarico per come è stata affrontata la competizione:
“Vista la Sassari di oggi ci sono rimpianti per la BCL. È un girone da quattro e siamo usciti per differenza punti, nel nostro peggior momento abbiamo perso largamente in Grecia. La Champions è fatta così, troppo corta, non ti dà tempo di rimediare. Credo che l’Eurocup sia troppo lunga invece, una giusta via di mezzo potrebbe portare ad una competizione migliore che ti consente di passare anche del tempo in palestra che è fondamentale.”
Ma ora la stagione della Dinamo è decollata: Sassari è il miglior attacco della Serie A con 116,1 di offensive rating, oltre che prima per numero di assist con 20 a partita. A questo aggiunge la capacità di forzare tante palle perse agli avversari. Un equilibrio che consente a Sassari di essere competitiva sui due lati del campo:
“Il segreto offensivo è non essere egoisti: dobbiamo prendere il tiro che serve alla squadra. Abbiamo lavorato molto ed i ragazzi sanno che cercare la soluzione migliore paga sempre. Ogni giorno cerchiamo di migliorare quello che si può fare sull’intensità della difesa. Per vincere le partite serve soprattutto la difesa, senza spirito di sacrificio è molto difficile vincere. Dal 6 novembre in poi abbiamo cambiato marcia in difesa e i risultati si vedono”.
L’intervista a Piero Bucchi è disponibile sul sito elevensports.com oltre che sul canale YouTube di Eleven Sports.
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