Piero Bucchi ha rilasciato una lunga intervista ad Edoardo Ceriani de La Provincia di Como.
Questo un estratto delle parole del coach della Pallacanestro Cantù.
Scelta di Cantù.
Non ci ho pensato due volte, è stata una scelta di pancia. Conoscevo la situazione e quello che mi aspettava. Non era, non sarebbe stato e non è semplice, ma ho accettato la sfida con grande entusiasmo. Questa è una piazza che stimola, che dà la spinta e la voglia di mettersi in gioco.
Tre settimane di pausa.
Da un lato sono servite. Dall’altro invece ho una grandissima voglia di giocare. Con via due giocatori con le Nazionali e con Leunen fermo per un problema fortunatamente risolto, abbiamo dovuto fare qualche salto mortale.
Società.
Direi che è stato fatto un eccellente lavoro per la ricostruzione di una credibilità all’Italia e all’estero per giocatori e allenatori. Non per dire male, ma qualcosa di non lineare prima c’era, se ne parlava e si sentiva. Adesso è tutta un’altra cosa, e sono state ritrovate le persone giuste per riportare la piazza al ruolo che storia e risultati le impongono. E il mio non è un discorso solo di bilanci, ma anche di uomini. Dal presidente Allievi, a Mauri, a Della Fiori e a tutti i dirigenti ho visto massima serietà e grande voglia.”
Commenta
Visualizza commenti