Questa mattina, nella Club House societaria di via Nenni, coach Piero Bucchi ha incontrato i giornalisti di televisione carta stampata e agenzie in vista della sfida con la Reyer Venezia in programma domenica alle 20:45 al Taliercio.
“Ci prepariamo alla sfida con Venezia, consapevoli che ci aspetta una partita complicata contro una squadra esperta che ha grande qualità, si conosce molto bene e può contare sulla continuità data dall’avere lo stesso allenatore da tanti anni. Hanno grande voglia di riscatto dopo un paio di sconfitte ed è una squadra che sappiamo può ritrovarsi molto in fretta. Noi siamo reduci da una brutta gara giocata in settimana che confesso mi ha sorpreso, ma voglio pensare che sia un incidente di percorso in un processo di crescita che si era ben evidenziato con le partite contro Napoli e soprattutto Bologna. I ragazzi e tutto lo staff -me per primo- siamo consapevoli di aver fatto una partita che non è sufficiente ed è per questo che la nostra voglia di rivalsa sarà messa in campo già contro Venezia. Consapevoli della difficoltà di una partita impegnativa contro un grande avversario ma forti della nostra motivazione e determinazione”.
Cosa è successo contro Prometey?
“Difficile da tradurre in parole, parliamo dell’imponderabile, devo dire che avevo visto buoni allenamenti nei giorni precedenti: la squadra aveva messo da parte i problemi legati al viaggio e al freddo per allenarsi bene. Abbiamo avuto un approccio troppo morbido, credo che sia un processo di crescita; io sono qui da tre settimane con una di sosta ma voglio vedere il bicchiere mezzo pieno. È stata una brutta partita ma l’atteggiamento in generale è collaborativo nella maniera più assoluta, i ragazzi sono consapevoli di aver fatto una brutta prestazione. Sono convinto che è uno schiaffo che può farci bene: nella sfortuna di aver perso la coppa guardiamo al fatto che potremo focalizzarci sul campionato”.
Quali possono essere le chiavi per affrontare una squadra attrezzata come Venezia?
“Come ho detto dovremo sicuramente giocare più fisico, la fisicità parte dalla difesa e dall’atteggiamento che deve migliorare, dobbiamo fare una pallacanestro più “sporca”: dobbiamo spogliarci dai panni della pallacanestro giocata e -userò un termine particolare- combattere di pallacanestro. Dobbiamo avere un’intensità che non solo rincorre ed esegue nei giochi d’attacco ma dobbiamo essere più brutti, sporchi e cattivi, dobbiamo decisamente fare un passo in avanti”.
Come sta Stefano Gentile?
“Valuteremo la sua condizione tra oggi e domani, in questi giorni ha lavorato con lo staff: decideremo all’ultimo se sarà del match domenica”.
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