Coach Piero Bucchi presenta la sfida contro Reggio Emilia, una delle squadre più in forma del campionato, fresca semifinalista di Fiba Europe Cup dopo aver eliminato il Legia Varsavia (incontrerà una vecchia conoscenza della Dinamo ovvero i danesi del Bakken Bears). La squadra di coach Caja sta giocando benissimo (5 vittorie nelle ultime 7 in campionato e filotto in coppa) ed è nelle prime quattro del campionato.
“Squadra in fiducia e in ottima posizione di classifica che arriva dalla qualificazione in coppa, veniamo da una buona settimana di lavoro, è ovvio che dobbiamo migliorare e inserire Miro, ma sono molto contento di come i ragazzi si sono messi a disposizione”
TIPO DI PARTITA
“Non c’è una partita perimetrale o una partita dentro l’area, c’è da fare un lavoro di squadra difensivo importante, tutti devono essere focalizzati e dare il proprio contributo, queste partite si vincono così, loro giocano molto bene”
BILAN
“È stato abbastanza chiaro che abbiamo cercato di adattarci a lui e lui a noi, ci siamo un po’ incartati, è stata una settimana di lavoro proficua per cercare di inserirlo al meglio, mi sono molto più tranquillo rispetto alla partita di Tortona. Mi è sembrato evidente che siamo rimasti un po’ condizionati, però stiamo parlando di una persona eccellente e di un giocatore super, è un investimento importante che poi ci può ripagare in futuro”
CINCIARINI
“È un giocatore che sta facendo cose straordinarie, i complimenti sono un po’ finiti, bisogna cercare di fare qualcosa per fermarlo, sta facendo tutto benissimo, è l’anima di Reggio, ha tanti meriti, non possiamo buttarlo giù, limitarlo con una difesa di squadra”
MENTALITA’
“Il nostro percorso è stato condizionato dal Covid sia nella partita di Cremona che in quella con Milano alle Final Eight, non è una giustificazione ma in tutte le altre partite siamo stati sempre dentro il match, arrivavamo da 5 vittorie nelle ultime 6, perdendo solo con Brescia, mi sembra che la squadra stia dimostrando di avere un percorso chiaro”
SACRIPANTI
“Mi dispiace sempre quando un collega viene esonerato, purtroppo siamo passati tutti da queste situazioni, come dice Ancelotti fa parte del lavoro, un coach che gestisce tantissime persone e ha una responsabilità, a volte paga. Nel basket si vuole tutto e subito, è difficile poter lavorare con progetti a lungo termine, sei sempre legato ai risultati, ripeto mi dispiace tanto ma fa parte del nostro mestiere e continuerà a capitare”
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