Gianni Petrucci, presidente FIP, intervistato da Mario Canfora su La Gazzetta dello Sport. Tanti i temi affrontati, ecco una piccola selezione:
SUL RIPESCAGGIO FRETTOLOSO DI TORINO
«Non me la sento di criticare Gandini. Per la prima volta la Lega aveva una responsabilità diretta perché doveva decidere l’organico. Con Gandini tutti i club non hanno più scusanti. Dovranno essere uniti pur nella divisione dei pensieri. Tornare sui discorsi passati è inutile, i filosofi dicono sempre che la realtà effettuale è quella che c’è, non quella che vorresti fosse. È facile parlare come fanno i patetici o quelli che dicono sempre “ai miei tempi”, oppure come gli allenatori licenziati che sanno sempre tutto ma poi non hanno lavoro…»
LA SEDE LBA DA BOLOGNA A MILANO?
«Vedremo, una scelta che faranno le società in autonomia».
SULLA POLEMICA DI ZANETTI E DELLA VIRTUS
«È una sua opinione. Ma si dovrebbe conoscere bene la situazione dei palazzetti italiani, oltre a ricordare che lo stop al campionato è stata una espressione propostaci dalla Lega, della quale la Virtus fa parte»
SULLE PORTE CHIUSE
«Cominciare il basket o la pallavolo senza gente sarebbe deleterio. Apriteci i palazzetti. Nessuno ci risponde ma mi batterò fino alla fine. Vorrei capire perché i teatri, per dire, sono stati riaperti, pur rispettando il distanziamento. Il parere del Cts è importante, ma non è il Vangelo. Dicono solo no, senza motivare. Noi siamo pronti a partire anche con un torneo di 3 contro 3 al Foro Italico: nessuno ci dice nulla, intanto hanno riaperto i centri estivi…».
SUL CREDITO D’IMPOSTA
«Grazie soprattutto all’intervento del ministro Spadafora sono convinto che alla fine ci sarà. Non conosco l’importo finale, ma è una norma che serve come l’ossigeno»
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