Intervista sul Resto del Carlino per Leonardo Totè, tornato in forza alla Carpegna Prosciutto Pesaro dopo una stagione difficile trascorsa tra Fortitudo Bologna e Napoli
Sul ritorno a Pesaro: “Desideravo tornare qui ancora prima che mi cercassero loro, seguivo il mercato e mi piaceva come stavano costruendo la squadra. A Pesaro ero stato bene, sia come città che come club, poi c’era Repesa che avevo incrociato alla Fortitudo e per fortuna la chiamata è arrivata. Due anni fa c’erano molte incertezze, diverse società erano in crisi per via del Covid, mi è arrivata questa offerta triennale a buone cifre dalla Fortitudo e sono andato. E pochi giorni dopo qui è approdato Repesa, che è il motivo per cui sono rimasto a Bologna il mio secondo anno, poi lui ha mollato per motivi di salute”
Su Repesa: “È uno vero, diretto. E di pallacanestro ne sa. Ama allenare, far migliorare i giocatori, specie se giovani, pretende, ma mi sta bene perché finora è quello che è riuscito a tirare fuori il meglio da me, a spronarmi. Poi mette tutti sullo stesso piano, senza preferenze o favoritismi”
Sulle prospettive stagionali: “Secondo me in una posizione interessante, abbiamo ancora ampi margini di miglioramento, possiamo competere ricordando che la nostra forza è il gruppo e non avremo singoli che ci faranno vincere le partite”
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