In attesa dell’esordio ufficiale di Pesaro nell’Eurosport Supercoppa 2020, abbiamo avuto il piacere di chiacchiere con coach Repesa per parlare della sua nuova avventura.
La scelta di Pesaro
«Non tutti forse sanno che Pesaro è una piazza molto importante per la pallacanestro. Nella sua storia, questo club ha vinto sia in Italia che in Europa. Negli ultimi anni, questa società ha avuto un budget diverso al passato e questo è un aspetto molto importante. Nonostante questo, si respira ancora tanta passione da parte dei tifosi. Siamo in un periodo davvero molto difficile per il mondo dello sport e non solo, vista la situazione legata all’emergenza del covid-19. Ho scelto di venire qui dopo una semplice chiacchierata con Aria Costa. L’obiettivo è quello di far tornare questa squadra ai livelli di un tempo».
Il Roster
«Abbiamo costruito un roster completamento nuovo, con un budget limitato e con la consapevolezza di non poter fare errori. Siamo partiti prima dalla persona che dal giocatore in sé. Sono molto contento della squadra che abbiamo costruito, perchè ogni giorno vedo che questi giocatori hanno voglia di migliorare».
Il ritiro
«Sono soddisfatto di come i ragazzi stanno lavorando perchè fortunatamente abbiamo la fortuna di non aver avuto nessun infortunio e questo è importante per iniziare al meglio la stagione. Ovviamente c’è ancora tanto da fare, visto che è una squadra nuova, ma c’è grande disponibilità da parte di tutti».
La Supercoppa 2020
«Non vediamo l’ora di scendere in campo, per capire cosa funziona e cosa invece non va. Giocheremo 6 match in 12 giorni e sono contento di questo perchè è meglio giocare così tante partite ravvicinate, che non giocarne nessuna. Non dobbiamo vivere questa manifestazione come delle amichevoli, ma dobbiamo essere competitivi. Domani si comincia con Brindisi, un squadra molto fisica ed atletica che nelle ultime stagioni ha detto la sua. Non sarà una sfida semplice».
Il ritorno nel campionato italiano
«Tutti sanno che ci sono 4 squadre di alto livello come (Milano, la Virtus Bologna, Venezia e Sassari) che puntano allo scudetto, giocando un basket spettacolare. Poi ci sono le altre squadre che possono lottare per i playoff e per la salvezza. Negli ultimi anni, il livello si è alzato molto e c’è grande equilibrio. E’ ancora troppo presto per dire come andrà».
L’unione fa la forza
«Tutti dovranno dare il proprio contribuito per aiutare la squadra, poi è normale che c’è Carlos Delfino, giocatore di grande esperienza che dovrà assolutamente essere d’esempio per tutti i nostri giovani. Sotto le plance crediamo molto in Tyler Cain, il quale conosce molto bene il campionato visto che è stato protagonista con Varese e Brescia. Ovviamente ci aspettiamo tanto da lui».
I giovani e coach Repesa: un legame speciale
«All’interno del gruppo ci sono tanti ragazzi giovani per esempio come Massenat, Drell, Robinson, Tambone, Zanotti e Filipovity che hanno tanta voglia di crescere e di migliorare. Per loro questa è davvero una grande opportunità. Da quando faccio questo mestiere, ho sempre creduto nei giovani. Io ed il club abbiamo tanta fiducia nei confronti di questi ragazzi».
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