Paul George, ala dei Los Angeles Clippers, in un recente podcast ha parlato dell’impatto di Mike Penberthy nei suoi miglioramenti nel tiro dalla lunga distanza.
“Da rookie aveva meno del 30%, in pratica ero quello che veniva lasciato libero dagli avversari…Una volta dopo un tiro Danny Granger si arrabbiò, io gli dissi che avevo tutto lo spazio per provarci. E lui: ‘Secondo te perchè ti lasciano spazio? Chiediti il motivo…’ Da lì decisi di concentrarmi molto sul mio jumper. In estate iniziai a lavorare con Mike Penberthy, shooting-coach leggendario. Andammo avanti per 4-5 anni, mi faceva tirare con la palla da 3 libbre da ogni distanza, per migliorare forza ed equilibrio. Iniziai a migliorare con la routine scelta da Mike, ad avere più fiducia…Grazie a tutto quel lavoro le percentuali iniziarono a salire…”.
George è al 14° posto All-Time della lega e 7° tra i giocatori ancora in attività con ben 2010 triple realizzate.
Penberthy, dopo una carriera da giocatore che lo ha visto spesso protagonista in Italia, è tornato in NBA appunto da shooting-coach. Dopo un triennio ai Lakers, la scorsa estate si è unito ai Denver Nuggets, dove lavora anche come Pro Scout.
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