Il direttore generale del Partizan Belgrado Zoran Savic ha espresso delle parole molto dure su EuroLeague ai microfoni di Mozzart Sport. Di seguito le sue dichiarazioni, in cui ha parlato anche e soprattutto delle licenze pluriennali per partecipare alla competizione richieste dal suo club e dalla Stella Rossa.
Le parole di Savic: “Il basket è diventato più una questione politica che uno sport. È il terzo anno che teniamo discussioni come questa: l’Eurolega è un Robin Hood al contrario, che ruba ai poveri e dà ai ricchi. Il sistema non è sostenibile: noi e la Stella Rossa dobbiamo partire con un deficit finanziario, ma non possiamo stare senza Eurolega. Non abbiamo un posto garantito, non votiamo, ma diamo molto al basket europeo. Dicono che non siamo un mercato interessante, ma i numeri dicono il contrario. Ascolti, tradizione, atmosfera con arene piene. Una bugia ripetuta più volte diventa verità. Dicono che la Francia sia un mercato interessante e che l’Eurolega abbia perso milioni lì perché nessuno trasmetteva le partite. La TV russa pagava 300.000 euro in totale per trasmettere le squadre russe. Noi siamo l’opposto, qui la gente ama guardare il basket. Ricordate le Final Four del COVID-19 a Belgrado, quando nessuno voleva partecipare? Abbiamo fatto molto per salvare l’Eurolega in quei momenti. Ci aspettiamo che annuncino formalmente le decisioni sulle licenze pluriennali nei prossimi giorni”.
Errori commessi in passato: “Ammetto che anche noi come federazione abbiamo commesso qualche errore in passato, quando abbiamo scelto la FIBA mentre tutti puntavano sull’Eurolega. Paghiamo questo errore, penso che siamo stati l’unica Federazione a cui è stato rifiutato l’ingresso nell’ULEB”.
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