Paolo Ronci, GM della Segafredo Virtus Bologna, ospite su la Repubblica, edizione Bologna. Ecco tre delle dichiarazioni rilasciati a Walter Fuochi.
SULLA RICERCA DEL NUOVO PIVOT
«Siamo alla valutazione dei profili, ristretta a 4-5 candidati. Poi, tempi variabili: uno decide e può partire subito, oppure tocca aver pazienza. Noi ne abbiamo, e intanto Udoh dopo l’intervento farà qui la riabilitazione. Ekpe rimane uno dei nostri».
SULLA VIRTUS BOLOGNA
«Tutto parte da passione, entusiasmo e amore per lo sport di Massimo Zanetti. È la benzina che il proprietario mette da anni, veicolata da Luca Baraldi verso noi esecutori, per realizzarla. In due parole, esser presenti dove si compete per la vittoria. È stata la spinta che, dalla Virtus in A2 di 4 anni fa, ci ha fatto arrivare a una coppa europea e uno scudetto, inattesi ma cercati, e ora a questa Supercoppa. La Segafredo non prevede annate di transizione. Si prova a vincere, sempre e comunque. Sennò, lealmente, si dice bravi agli altri. Ancora: la Virtus femminile due estati fa era l’idea meravigliosa di due amici al bar che leggevano sul giornale di una squadra promossa sul campo senza i mezzi. Presa, di slancio, fatta crescere, oggi pronta a dire la sua per lo scudetto».
SULL’OBIETTIVO EUROLEAGUE
«In campo lo scopriremo giocando, fuori i passi avanti nella struttura e nell’organizzazione sono lì, riconosciuti da tutti. Questo è un club che vuole e può. A Barcellona lo sanno».
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