Il Direttore Generale di Virtus Pallacanestro Bologna, Paolo Ronci, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva:
La partita Virtus-Fortitudo a Bologna risveglia tante passioni: “E’ stata una partita approcciata nel modo giusto, con energia e concentrazione. Abbiamo portato avanti le nostre idee e il nostro lavoro; scelte concordate tra Coach e Società. Ne cito una, siamo partiti con tre italiani in quintetto, i tre convocati in Nazionale: Pajola Ricci e Tessitori, per noi è stata una soddisfazione.”
La consacrazione definitiva di Pajola? “No, quando si fanno titoli e ci sono grandi parole poi c’è sempre un rimbalzo all’indietro. E’ un percorso che ha fatto e che sta facendo in Virtus. Ha lavorato tantissimo sul suo fisico con il nostro staff, ha la sicurezza di stare in campo a questo livello e aggiungere cose rispetto a quelle che già sapeva fare. Ieri ha fatto il break a inizio terzo quarto con tre penetrazioni al ferro, con personalità importante. E’ frutto del lavoro che ha fatto lo staff tecnico su di lui. Abbiamo sempre avuto l’intenzione di tenerlo con noi. E’ del ’99 e pensiamo che farlo allenare con Teodosic e Markovic fosse il modo migliore per rubare i segreti. Poi è allenato da Coach Djordjevic, uno dei più grandi playmaker di tutti i tempi. Lui ha risposto e raccoglie i frutti del suo lavoro, vogliamo portarlo ancora più in alto.”
Teodosic e il record di assist. “Ha eguagliato il record in un derby, uno ha fatto il giro del mondo ed è stato condiviso da grandi campioni NBA. E’ una soddisfazione, si parla della Virtus in giro per il mondo. Noi in attacco abbiamo le nostre soluzioni, i nostri punti li facciamo sempre, nonostante qualcuno dicesse che bisognava aggiungere un tiratore. La chiave della nostra stagione è la difesa. Come dice sempre Djordjevic, con l’attacco vinci le partite ma è con la difesa che vinci i titoli. E’ uno dei nostri mantra, non l’abbiamo sempre fatto in questo inizio di stagione, dobbiamo migliorare lì. Ieri quando si è alzata la qualità della difesa – dopo l’intervallo – l’attacco è venuto di conseguenza. E’ stata la chiave della vittoria di ieri.”
Primo bilancio della stagione: “Il pubblico manca a tutti, purtroppo giocare a porte chiuse è una penalizzazione sia economica che per i giocatori, perché la pallacanestro è uno sport emozionale, il pubblico amico e avversario è un elemento che ai giocatori manca molto. Questo incide sui livelli di concentrazione, e manca soprattutto a Bologna dove ci sono tifoserie molto importanti. Nella nostra Segafredo Arena abbiamo giocato il derby di Natale scorso, +32, ieri è stato bello ma l’anno scorso fu un’altra cosa. In Europa siamo imbattuti, in Italia abbiamo lasciato per strada tre partite, ne abbiamo parlato, siamo critici per prima cosa con noi stessi. L’allenatore ha le idee chiare, il gruppo sta lavorando, guardiamo avanti con fiducia, sperando più avanti, nei primi mesi del 2021, di poter riabbracciare il nostro pubblico.”
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