Paolo Galbiati, coach di Aquila Trento, commenta così il netto ko con Olimpia Milano nei quarti di finale della Frecciarossa Final Eight 2024: «Milano è arrivata chiaramente allacciatissima a questa partita. Abbiamo sofferto la loro grandissima fisicità in ogni ruolo. Nel primo e secondo quarto abbiamo costruito buoni tiri sbagliandone tanti, e abbiamo pagato un po’ di gamba, siamo alla partita numero 39».
«Spiace, è una competizione bellissima, abbandonarla così dà fastidio. Spero che dia fastidio anche ai giocatori, dopo qualche giorno di stop, per rigenerarsi e tornare alla grande».
Sul legame con Torino: «Era un anno che non tornavo. E’ sempre piacevole, mi rievoca ricordi da montagna russa. Due anni folli, che hanno creato legami e storie. Bello rivedere tanti tifosi della fu Auxilium, vedere i loro sorrisi mi ha dato gusto».
Sul match ancora: «ha influito la loro fisicità. Ti mettono il corpo addosso, sempre. I nostri piccoli sono “piccoli”, non sono stati brillantissimi nel creare vantaggi. Loro sono stati bravi ad escludere Grazulis con Melli e Voigtmann, Baldwin con Hall, Shields e Tonut. Beati loro che hanno questi corpi qui. Difficile giocare contro di loro quando usano il corpo per davvero. Sono qui con una missione. Noi eravamo qui per sognare».
Sul lavoro nella pausa: «Il recupero psico-fisico è fondamentale. Con oggi sono 39 partite. Da agosto non ci siamo visti per soli 9 giorni. Spesso i giorni liberi per noi erano di viaggio partendo alle 6 del mattino. Abbiamo speso tanto, abbiamo fatto una discreta cavalcata in Coppa che ci ha lasciato con l’amaro in bocca. Non passare il turno ci ha fatto arrabbiare. In LBA siamo un filo più indietro a dove dovremmo essere. Rigeneriamoci».
Commenta
Visualizza commenti