Lo guardi negli occhi, mentre ascolti le sue parole: e vedi concentrazione, determinazione e voglia di mettersi in gioco. Poi controlli la sua carta d’identità, perché alla voce “Anno di nascita” potrebbe esserci un errore: è classe 2000 solo sulla carta, Mattia Palumbo, visto che la sua voce convinta e le sue parole sono quelle di un ragazzo che sa il fatto suo. È stato presentato questo pomeriggio presso la sede di Romagnauto il nuovo giocatore della Pallacanestro 2.015 2021/2022.
Ad intervenire, il Presidente della Pallacanestro 2.015, Giancarlo Nicosanti: “Parlare di Mattia Palumbo è un piacere: partiamo dal primo presupposto che, ad inizio mercato, il suo era il primo nome nella lista dei desideri tra gli esterni. E vedere che oggi lo presentiamo, ci riempie di orgoglio e ci fa felici perché abbiamo raggiunto un obiettivo che ci eravamo prefissati. A prescindere dalle sue doti tecniche, ho già percepito quanto Mattia abbia una maturità che va ben oltre i suoi ventuno anni: questo avvalora ancora di più un mio pensiero, ovvero il fatto che è dalle ottime persone che si costruiscono ottimi giocatori. Aggiungiamoci che Mattia è un 2000, e che andrà a giocare il suo quinto anno in squadre senior: da parte nostra, cercheremo di fare di tutto per farlo crescere perché, crescendo lui, crescerà anche il valore della nostra squadra”.
Il pensiero del GM Renato Pasquali: “Ci sono giocatori che hanno bisogno della squadra, e squadre che hanno bisogno di determinati giocatori per raggiungere i loro obiettivi: Mattia, a Forlì, vivrà questo doppio ruolo, visto che è qui per crescere e Forlì ha preso un giocatore che, a sua volta, la aiuterà nel suo miglioramento. Mattia è il prototipo del giocatore moderno e, se devo fare un paragone con un campione lo faccio con Papaloukas: quando lui era giovane, in tanti dicevano che era un giocatore “normale”, ma la sua carriera ha detto ben altro… Sono convinto che da noi Mattia potrà migliorare ancora, potendo diventare un’arma tattica importante, difendendo su più ruoli”.
E poi, parola a Mattia Palumbo: “Sono contento perché fin da subito la Società ha dimostrato interesse nei miei confronti e, nonostante la mia giovane età, mi ha dato fiducia in un ruolo così importante. So che vengo a giocare in una città che vive di basket, e percepisco già ora l’importanza che viene data a questa squadra. In campo darò il massimo, per aiutare la squadra a continuare a perseguire i suoi obiettivi”.
E, quali sono gli obiettivi di Mattia? “A livello personale voglio continuare a crescere per diventare sempre più pronto e provare a fare un salto di qualità. Poi ci sono gli obiettivi di squadra, che saranno quelli di cercare di raggiungere in playoff nella migliore posizione possibile e giocarsi le carte per andare in Serie A”.
Dicevamo, la maturità delle sue parole: e quando parla del suo ruolo… “La prima attenzione la avrò sempre verso la squadra: nel momento in cui un play gioca in maniera egoistica, rischia di avere conseguenze negative anche sui compagni. Io cercherò quindi di gestire i ritmi della squadra capendo il momento della partita, e al tempo stesso cercherò di mantenere l’ordine in campo: per il ruolo che ricopro, sento e vivo molto la partita e faccio le scelte del caso”.
Tra i suoi prossimi compagni, una recente conoscenza ed un veterano che seguiva da bambino… “Conosco bene Benvenuti, ed entrambi siamo contenti di esserci ritrovati a Forlì dopo 5 mesi insieme a Scafati dove c’è stata intesa sul campo, ma anche e soprattutto fuori. E poi c’è Jacopo Giachetti, che da piccolo andavo a vedere quando era alla Virtus Roma: vi lascio immaginare quanto sono emozionato al pensiero di giocarci insieme… Allenarmi con lui sarà uno stimolo e soprattutto un grande aiuto per crescere”.
A fare gli onori di casa, Giovanni Reggiani di Romagnauto: “Voglio fare un grande ringraziamento alla Società che ci ha concesso il privilegio di ospitare questa presentazione: sappiamo tutti quanto la città di Forlì sia appassionata di basket, e sono convinto che Mattia potrà togliersi tante soddisfazioni in questa piazza, e gli auguro davvero il meglio”.
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